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Lucio Presta coglie subito il messaggio lanciato dalla coalizione che lo sostiene e sulla necessità di promuovere un accurato controllo sulle liste elettorali allo scopo di scongiurare candidature di soggetti coinvolti in inchieste penali, il manager dello spettacolo precisa: «Se esiste un valore dal quale non intendo prescindere, quello è l'onestà. Sentir parlare di codice etico, quando alla base di tutto dovrebbe esserci il rispetto di quello penale, mi suscita stupore. Non contemplo minimamente la possibilità di carichi pendenti, figuriamoci quella di possibili infiltrazioni mafiose. Chiunque scelga di accompagnarmi nella corsa elettorale – dichiara in una nota - deve sposare il principio della legalità e ritengo bizzarro che si lotti strenuamente affinché la commissione antimafia estenda l'impegno alle città di Cosenza e Crotone, limitandosi però ai candidati consiglieri, senza battersi con altrettanta energia perché tale verifica valga anche per i candidati a sindaco. In fondo, che durata e che credibilità potrebbe mai avere un' amministrazione composta da consiglieri onesti privi di problemi con la giustizia, a fronte della guida di un ipotetico sindaco disonesto e corrotto?
Per questo motivo - conclude Lucio Presta - dichiaro apertamente di essere disposto, e anzi richiedo che tale proposta venga seriamente valutata, a tutti i controlli necessari al fine di garantire alla città di Cosenza, trasparenza, non solo a livello teorico ma sul piano pratico e invito gli altri candidati a sindaco a fare altrettanto. Se vogliamo cambiare la città davvero, forse è il caso di iniziare a dimostrarlo.