Con un'interrogazione parlamentare il presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra, chiede al ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, di «nominare presso il comune di Briatico una nuova commissione straordinaria. Gli attuali commissari hanno, infatti, individuato il nome di Andrea Niglia (già sindaco di Briatico, ex presidente della provincia di Vibo Valentia e condannato in primo grado per reato di corruzione elettorale aggravato da metodo mafioso) per la copertura di un posto da direttore presso il comune di Briatico».

 

L'ente, scrive Morra, «ha, infatti, previsto per l'anno 2020 l'assunzione di un direttore amministrativo senza ricorrere a nuove procedure concorsuali ed ha attinto l'idoneo vincitore dalla graduatoria di un comune limitrofo. La graduatoria è stata firmata dal dottor Angelo Grande che nel 2016, durante l'amministrazione Niglia, era responsabile dell'ufficio finanziario del comune di Briatico. Ad un mese di distanza, quindi, i commissari straordinari del comune di Briatico hanno dato incarico di bandire un nuovo concorso per la copertura di un posto della medesima categoria. Appare strano – spiega Morra - che per la copertura di due posti vacanti di pari categoria vengano utilizzate due procedure differenti in tempi così ridotti col rischio di far lievitare i costi amministrativi di cui si fanno carico sempre i contribuenti».

Il presidente della commissione antimafia conclude: «Non si comprendono i motivi che hanno indotto la terna commissariale insediatasi nell'anno 2018 per garantire una completa azione di ripristino dei principi di legalità e trasparenza all'interno dell'amministrazione comunale, ad utilizzare proprio la graduatoria del comune che vedeva l'ex sindaco di Briatico, condannato in primo grado per reato di corruzione elettorale aggravato da metodo mafioso, quale idoneo vincitore».