di Claudio Labate
Il geologo e la scienziata. Il nuovo che avanza tra gomitate e giravolte. L’impegno civico, quello vero, al servizio della politica calabrese. E chi più ne ha più ne metta.
“Il movimento “Tesoro Calabria con Carlo Tansi” aderisce al progetto politico che vede Amalia Bruni candidata alla presidenza della Regione Calabria”.

Certo, anche se l’accordo era nell’aria, il comunicato diffuso nel tardo pomeriggio da Carlo Tansi, è roba da lasciare quantomeno perplessi. Non foss’altro che per la battaglia dura che lo stesso ex numero uno della Protezione civile calabrese, ha condotto fin qui contro la vecchia politica e i politici di mestiere. Una battaglia che è diventata in alcuni frangenti un vero e proprio scontro frontale con i pezzi da novanta del Partito democratico che adesso, con l’ufficializzazione della candidatura di Amalia Bruni, sembrano aver addomesticato il professore cosentino.

Domani mattina, nel corso della conferenza stampa annunciata, che li vedrà insieme a Gizzeria, a rispondere alle domande dei cronisti, ne sapremo di più, ma intanto il popolo del web si divide sull’opportunità della nuova scelta di Tansi e di Tesoro Calabria.

L’auspicio dei più è che proprio Tansi con questa nuova mossa non si trasformi in una sorta di pasticciere del Partito unico della Torta fino ad oggi cavallo di battaglia delle sue campagne elettorali e simbolo di una Calabria che arretra su tutti i fronti.

Dall’altra parte la Bruni sembra aver messo d’accordo tutti. O forse no. Lo vedremo nei prossimi giorni. Fatto sta che la neurologa di Nicastro non è apparsa spaesata difronte alla nuova sfida che la attende, puntando forte sulla “squadra” che si perfezionerà da qui al voto.

Ripicche, veleni e giravolte

Il nuovo binomio Bruni-Tansi, dunque si propone ai calabresi per battere le destre, ad oggi mostratisi compatte e organizzate, più degli avversari, dietro la candidatura di Roberto Occhiuto. Ma oltre le destre c’è un certo Luigi de Magistris che tenta la sortita in Calabria dopo un decennio passato a governare la città di Napoli. Lo scacchiere insomma sembra essere completato, non senza aver registrato veleni e giravolte.

Vediamo di ricapitolare. Tansi, dopo aver sfiorato l’ingresso a Palazzo Campanella, ha passato il tempo a sferzare la politica e i politicanti di mestiere. Poi ha strizzato l’occhio a de Magistris che ha mostrato di volersi accaparrarsi l’appoggio di Tansi, ma in posizione dominante di candidato presidente.

Nasce così il TanDem. Una creatura politica che per la prima volta si fonda su una doppia candidatura. Una di queste - la presidenza dell’astronave-, in caso di vittoria, è riservata proprio a Tansi. L’idillio tra i due però dura poco più di una pedalata. I litigi da fidanzatini con caratteri diversi dominano la scena elettorale per qualche mese. Giusto il tempo per il Pd di iniziare una nuova “fiction” sul candidato presidente.

Sliding doors

Irto, in poco meno di dieci giorni, viene sedotto e abbandonato. Il Pd in confusione totale cerca sponda nell’ex deputato, docente e scrittore Enzo Ciconte, considerato tra i massimi esperti di criminalità organizzata. Ma ai più è sembrato che la carta Ciconte servisse al Pd solo per far fuori Irto, che ha dovuto declinare per ben due volte l’invito del suo partito a ritornare al feudo. L’ex presidente del Consiglio d’altra parte non vuole fare la parte della vittima sacrificale. Ruolo che in un primo momento è sembrato spettasse all’imprenditrice Maria Antonietta Ventura che è stata la candidata alla presidenza della Regione Calabria per la costruenda coalizione di centrosinistra a guida giallorossa, solo per pochi giorni.

Le zuffe social

Intanto sono continuate le zuffe social tra i due vecchi “ex” Tansi e de Magistris che non se le sono mandate a dire, con l’uno che accusava l’altro di voler aderire al centrosinistra. La lotta culmina (?) con l’ufficializzazione del numero di liste a supporto tanto di Tansi – che ne ha contate quattro – quanto di de Magistris, che ne ha vantate otto.
Oggi l’ennesimo colpo di scena. Forse annunciato dopo le riflessioni ad alta voce del geologo cosentino.
Ma domani ne sapremo di più…