Il presidente del Consiglio regionale: «Siamo pronti a discutere e a decidere nel rispetto del pluralismo delle opinioni e tenendo senz’altro conto delle legittime preoccupazioni della Conferenza Episcopale Calabra»
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«Bisogna chiarire come stanno le cose: l’entrata in vigore delle norme della legge del 2018 è stata finora rinviata, pertanto si è deciso di dire basta alle proroghe. Restando disponibili a ogni proposta di miglioramento e mettendo al primo posto gli interessi generali». È quanto detto dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, questa mattina in visita alla sede Rai di Cosenza in merito alla legge sul gioco d'azzardo.
Che poi ha aggiunto: «Stiamo valutando in queste ore, se sia il caso o meno di lasciare ai sindaci l’individuazione degli orari di apertura e chiusura delle sale. Regolamentare, è chiaro, salvaguardano la salute dei cittadini rispetto a ogni dipendenza e introducendo i necessari limiti, in linea con la normativa delle altre Regioni».
Il presidente Mancuso ha sottolineato: «In Consiglio regionale non c’è’ una proposta per favorire la dipendenza. Né alcun interesse ad eliminare i vincoli minimali al gioco d’azzardo, modificando il testo legislativo n. 107. Nessuna tesi precostituita. Come sempre, il Consiglio è pronto a discutere e a decidere, attraverso un confronto nel merito, nel rispetto del pluralismo delle opinioni e tenendo senz’altro conto delle legittime preoccupazioni della Conferenza Episcopale Calabra, da più associazioni e dalle comunità terapeutiche. Non si vuole fare alcun regalo a chi specula sulla pelle di giovani e famiglie, tutt’altro. Il contrasto a scommesse e slot e alla ludopatia è una sfida per tutta la comunità. La salute, la libertà delle persone e la lotta alle dipendenze non hanno colore politico e non possono essere merce di scambio».