Alla fine la mina che rischiava di lacerare la maggioranza è stata disinnescata con una soluzione di compromesso: la proposta di legge per rendere incompatibile il ruolo di assessore con quello di consigliere regionale e aprire così nuovi margini di manovra politica in giunta e in assemblea, sarà ritirata dall’ordine del giorno del Consiglio in programma oggi. Soluzione che LaC News24 aveva anticipato già sabato scorso.  

Lo ha deciso la riunione di maggioranza convocata dal Filippo Mancuso (Lega), in vista proprio del Consiglio regionale in programma questo pomeriggio. Che la situazione fosse tesa e il governatore Roberto Occhiuto cercasse una exit-strategy che consentisse di evitare lo scontro in maggioranza (la Lega non ha mai sottoscritto la proposta di legge) lo si era capito già questa mattina, con la capogruppo del Carroccio, Simona Loizzo, che ha deciso di non partecipare alla seduta odierna proprio per evitare di votare contro la legge voluta dal resto della maggioranza.

L'intervento in aula di Mancuso

Una tempesta (politica) perfetta che ora sembra allontanarsi all’orizzonte, anche se la questione non è affatto chiusa, perché il testo dovrà ora passare in Commissione prima di riapprodare nuovamente in aula per il voto finale. Ma la vicenda sembra aver perso il carattere dell'urgenza. Almeno a sentire lo stesso presidente Mancuso, che all'inizio dei lavori del Consiglio ha informato l'Assemblea dell'esito della riunione di maggiorana, parlando di un rinvio di «alcuni mesi». Dopo aver rimarcato che la stessa norma è stata «tranquillamente» adottata in altre Regioni, «poggia su solide basi costituzionali e statutarie» e «non comporta alcun aggravio di spesa», si è comunque deciso di rimandare la questione a momenti migliori. «Pur essendo la proposta condivisa all'unanimità da tutta la maggioranza, proprio per affrontare, con maggiore serenità e in una logica di sistema le problematiche istituzionali - ha aggiunto il presidente Mancuso - si è convenuto, nel corso di una riunione del centrodestra, di riproporre nei prossimi mesi alle Commissioni competenti e all'Aula, l'iniziativa legislativa». 

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