Due iniziative gemelle. Una sabato e una domenica. Entrambe a metà tra la convention politica e un appuntamento per lo scambio degli auguri per le feste di Natale. Entrambe con tanto mistero sugli ospiti da fuori che, assicurano gli organizzatori, saranno di primo piano. Entrambe, ovviamente, incentrate sul Sud ed entrambe, ovviamente, nella stessa sala: l’auditorium Calipari di palazzo Campanella.

Per le festività natalizie Forza Italia in riva allo Stretto non lascia, ma raddoppia. E così sabato 15 dicembre sarà la volta di #Sudpositivo di Marco Siclari, mentre domenica 16, il giorno dopo, il palcoscenico sarà di Francesco Cannizzaro con la convention nazionale “L’Italia del Sud”.

Sul primo appuntamento filtra la possibilità della presenza del senatore Renato Schifani, mentre vige il top secret sugli ospiti di Cannizzaro che garantisce però saranno esponenti di primo piano del partito nazionale.

La gara, insomma, è partita. Si conteranno i presenti e i big e poi si potrà stabilire chi è più forte in città tra l’uomo di Tajani, Marco Siclari, e il pupillo di Jole Santelli e Roberto Occhiuto, Francesco Cannizzaro.

 

Una prova muscolare che non è nuova in riva allo Stretto. Proprio durante l’ultima campagna elettorale una doppia iniziativa in questo stile, condita con la polemica sui volantini di presentazione, ha coinvolto lo stesso Cannizzaro e l’allora capogruppo degli azzurri in Consiglio Alessandro Nicolò. Stesso teatro di battaglia: la sala Calipari. Per il primo arrivarono Nunzia De Girolamo e Paolo Romani, per il secondo Renato Brunetta. La disputa finì con l’elezione di Cannizzaro e l’addio di Nicolò al partito dopo la clamorosa esclusione dalle liste.

 

Stavolte l’esito sarà sicuramente meno cruento, ma la prova muscolare dei deputati azzurri dimostra quanto sia di plastica l’unità con la quale il coordinamento regionale ha preso le ultime decisioni, compresa l’indicazione di Mario Occhiuto quale candidato governatore per le prossime regionali. E non depone bene neanche per le scelte che il partito dovrà fare in riva allo Stretto dove ormai incombono le elezioni comunali.

 

Riccardo Tripepi