Quello avuto con Luigi De Magistris tra le pareti della propria casa, appuntamento riservato e ristrettissimo anche in ragione del rispetto delle vigenti norme antiCovid, Carlo Tansi lo ha definito un incontro tra persone perbene «accomunate da molte affinità elettive e con la voglia di cambiare, anzi stravolgere questa regione».

Monta lo tsunami arancione

«Oggi pomeriggio abbiamo costruito un alveo molto ampio nel quale possiamo ospitare soggetti di qualunque ideologia, a patto che vogliano il bene della Calabria - dice Tansi che poi precisa – Da questi soggetti dobbiamo depurare la Lega poiché chiaramente non appartiene alla nostra cultura. Abbiamo gettato un sasso nello stagno, anzi un macigno che ha sollevato uno tsunami arancione in grado di travolgere quell’asse trasversale che da quarant’anni governa la regione».

Le priorità del programma

La sanità, il lavoro, la depurazione delle acque, la malaburocrazia, il welfare sono le priorità tracciate dal leader di Tesoro Calabria, ribadite al termine della riunione con il sindaco di Napoli con il quale, dice Tansi «al di là di ogni forma di egoismo e personalismo evocati ad arte da settimane da alcuni organi di stampa o da qualche vecchio arnese del sottobosco affaristico calabrese, si è capito come ci siano i margini per procedere lungo binari paralleli in una stessa direzione. Una strada che porta alla liberazione della Calabria dalla cappa, opprimente e soffocante, della partitocrazia di tutti i colori».

Una sintesi si troverà

Insomma alla fine, lascia intendere Tansi, una sintesi sulla candidatura alla presidenza si troverà, anche se uno dei due dovrà necessariamente fare un passo indietro. Un sacrificio necessario per combattere «l'immarcescibile nomenclatura affaristico-mafiosa e – sostiene il geologo - mandarla a casa una volta per sempre. Certo, il cammino è ancora lungo e io dovrò sempre confrontarmi con la base del mio movimento, e i candidati delle tre liste che mi sostengono, ma i presupposti per travolgere un sistema politico subalterno, inefficiente e paralizzato, esistono. Eccome».

I fondi del Recovery Fund

«Nel prossimo quinquennio – ricorda Carlo Tansi - con i fondi del Recovery Fund possiamo riscrivere la storia della Calabria. È una opportunità irripetibile per compiere le battaglie di progresso necessarie per il riscatto della regione. Se queste risorse dovessero finire nelle mani sbagliate rafforzeranno la ‘ndrangheta e il malaffare». Ecco l’intervista