Il sottosegretario alla Cultura Anna Laura Orrico ha mantenuto l'impegno assunto nel mese di febbraio, quando il Ministro Dario Franceschini l'ha delegata alla gestione del Cis, il Contratto Istituzionale di Sviluppo da cui dipende l'investimento di 90 milioni di euro destinato al centro storico di Cosenza.

 

Tempistiche rispettate

Già a margine delle prime riunioni organizzate in Prefettura, nel cronoprogramma tracciato, aveva indicato il mese di settembre come tempistica per l'apposizione delle firme sull'accordo tra i soggetti coinvolti. Un tassello importante è stato collocato per evitare la dispersione delle somme. Adesso si apre la fase operativa, nella quale dovranno essere gli enti locali ed il soggetto attuatore Invitalia a fare la parte del leone.

 

L'idea di coinvolgere l'Università

Una delle novità introdotte nel Cis, pensata proprio dalla stessa Orrico, è l'allestimento di un incubatore di imprese culturali e turistiche dell'Unical: «Servirà a dare un contenuto concreto e scientifico all'intero progetto - ha affermato l'esponente di governo - Ho suggerito di adottare un'analoga iniziativa anche ai soggetti destinatari delle altre tranche di finanziamento da 90 milioni deliberate dal Cipe, per le città di Palermo, Napoli e Taranto. Sarebbe interessante poi mettere in rete i quattro incubatori creando così una innovativa filiera di qualità».

 

Intesa oltre i partiti

Anna Laura Orrico ha coordinato la conferenza stampa organizzata a margine della sottoscrizione del Cis. Erano presenti anche il presidente della Provincia Franco Iacucci e il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, oltre al segretario regionale del Mibact Salvatore Patamia ed al rappresentante dell'Unical, Maurizio Muzzupappa. Al tavolo dunque, tre esponenti politici di tre partiti diversi. «Con la Provincia ed il Comune di Cosenza abbiamo attivato proficue sinergie - ha sottolineato la pentastellata - L'interesse della comunità ha prevalso sulle diverse appartenenze partitiche. Vogliamo un centro storico nel quale i cittadini siano orgogliosi di vivere». Ecco l'intervista