La replica dell'amministrazione sul caso Malvisto, l'unico precario su 27 a cui non è stato prorogato il contratto
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Scelta politico-amministrativa. Così l’Amministrazione comunale di Gioiosa Jonica guidata dal sindaco Salvatore Fuda ha motivato l’esclusione di Giuseppe Malvisto, a cui non è stato prorogato il contratto, dalla rosa dei precari comunali. «L’Amministrazione, nella sua piena autonomia – si legge in una nota - non ha inteso dare atto di indirizzo per la prosecuzione del rapporto di lavoro a tempo determinato con il sig. Malvisto, in quanto l’apporto lavorativo dello stesso, nell’ambito del servizio raccolta rifiuti all’interno del quale era inquadrato, si è dimostrato inadeguato e non funzionale all’organizzazione dell’Ente». Di conseguenza il Comune ha chiesto alla Regione Calabria, ente di provenienza, la presa in carico del lavoratore Lpu.
La giunta Fuda dunque non ci sta, respinge le accuse e si difende: «La minoranza, non curandosi di documentarsi in maniera appropriata, si è preoccupata unicamente di strumentalizzare la vicenda puntando il dito contro l’Amministrazione rea di “aver lasciato senza lavoro un onesto padre di famiglia” per mera “ritorsione elettorale”. Nulla di più falso: tali affermazioni dimostrano quanto scollamento esiste tra le forze politiche di opposizione e la vita reale della comunità».
Per Fuda dunque «gli orientamenti e le scelte politiche dei singoli non hanno mai rilevato nei rapporti tra l’Amministrazione e i lavoratori. Lo spirito di equità che ha contraddistinto l’azione politica in tema di gestione delle risorse umane può trovare, senza dubbio, conferma nel giudizio disinteressato della maggior parte dei lavoratori dell’Ente. L’Amministrazione ha sempre considerato il lavoro come strumento realizzativo della persona ed ha sempre tutelato i propri lavoratori garantendo loro tutti i diritti. La Politica, che ha la responsabilità di governare e gestire le risorse pubbliche, deve avere il coraggio di fare sceltedoverose, seppur difficili, al fine di tutelare gli interessi generali della comunità».