C’è un “fattaccio” che da bega locale sta avendo un’eco anche extrapitagorica con ricadute sulla maggioranza consiliare nella città di Crotone (ma lì gli scossoni sono all’ordine del giorno), con annesso riflesso sull’esito delle elezioni provinciali in cui il sindaco Vincenzo Voce è frontman elettorale dopo il “matrimonio” col Partito Democratico, indigesto ai civici duri e puri; ma con ripercussioni anche sul movimento “padre” dell’elezione dello stesso Voce, Tesoro Calabria di Carlo Tansi. Ma procediamo per gradi.

L’affidamento diretto dello “scandalo”

Tutto è nato dalla determina 2086 dello scorso 7 settembre a firma del dirigente del settore “servizi alla persona” del comune di Crotone, l’Avv. Francesco Marano.
In quell’atto, emanato in applicazione della deliberazione della Giunta comunale 352 del primo dicembre (adottata con 6 presenti: la vicesindaca Rosamaria Parise e gli assessori Luca Bossi, Ugo Carvelli, Carla Cortese, Ilario Sorgiovanni e Filomena Pollinzi, su proposta di quest’ultima in quanto delegata alle politiche sociali), si provvedeva ad un affidamento diretto da € 7.320,00 euro, gravanti sul “Fondo per le politiche della famiglia” a favore di una associazione locale, “Sorgente delle arti”, per la realizzazione dello spettacolo “Favole sotto l’Albero”, il cui costo comprendeva, espressamente, anche due repliche, oltre che generiche “iniziative di animazione per bambini” da tenersi nel mese di dicembre.

L’affidamento diretto è stato motivato, si legge nella determina, dalla necessità “in considerazione della necessità di dare tempestivamente avvio alle attività progettuali ed allo svolgimento degli eventi programmati, tenuto altresì conto dei termini previsti per procedere all’impegno di spese sul Fondo per le politiche della Famiglia”; già, perchè il decreto Sostegni bis prevede una quota di fondi per il finanziamento di iniziative degli enti locali da attuare entro il 31 dicembre “di potenziamento dei centri estivi, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività dei minori”.

La Giunta ha ritenuto coerente con la norma l’acquisto di servizi “con funzione strumentale rispetto agli interventi da realizzare per l’implementazione di attività di animazione territoriale ludico-ricreativa”. Insomma, con una interpretazione un po’ tirata della normativa si sono utilizzati fondi aggiuntivi che altrimenti sarebbero stati persi per il loro mancato utilizzo alternativo.

Il conflitto di interessi della consigliera comunale

A causare profondo imbarazzo a Vincenzo Voce è stato il conflitto di interessi di una consigliera comunale da lui stesso delegata alla predisposizione del cartello degli eventi natalizi, Floriana Mungari, tra l’altro molto legata all’assessora alle Politiche sociali Filomena Pollinzi.

La Mungari, oltre a dirigere lo “Shining Voices”, il coro gospel dell’associazione Sorgente delle Arti e ad aver diretto lo spettacolo “Merry Xmas” per più anni ed aver avuto incarichi di “preparazione vocale” in vari spettacoli messi in scena dall’associazione stessa, dal sito web ufficiale risulta essere “responsabile del settore canto e docente”.

In una intervista del novembre 2019, quindi prima della sua elezione comunale, resa all’agorà #IoResto, la Mungari dichiarò: «La Sorgente delle Arti è la mia seconda casa che condivido con altri 4 coinquilini magnifici: Luigi Sgrizzi (che ne è attualmente il presidente, ndr), Giuseppe Calabretta, Carla Sgrizzi, Antonio Carolei».

La consigliera comunale Mungari si è detta pubblicamente oggetto di «un attacco mediatico e social che non ha precedenti». Contattata telefonicamente ci ha tenuto a sottolineare la sua buona fede nella predisposizione del cartello degli eventi natalizi, mostrandosi, altresì, consapevole che alla luce del vento di polemiche che si è erso, col senno di poi avrebbe dovuto astenersi, essendo «collaboratrice» dell’associazione beneficiaria dell’affidamento diretto.

L’associazione si ritira dopo le polemiche

Un mero “peccato” di ingenuità (e non certo un reato) quello della Mungari che ha scatenato il finimondo all’interno della fragile maggioranza di Vincenzo Voce. Intanto dal proprio profilo social, l’associazione Sorgente delle Arti ha comunicato ieri «di ritirare la propria partecipazione dalle attività, rinunciando alle esibizioni e conseguentemente al rapporto economico»

«Ci teniamo a precisare – specificano - che tale scelta non scaturisce dal piegarsi alle polemiche, piuttosto dal riconoscere che evidentemente per alcuni il valore del nostro lavoro e la nostra presenza sul territorio non sono apprezzate, pertanto, rifiutiamo l'idea di proseguire con le nostre prestazioni, per quanto riguarda il calendario in oggetto».

«Con profondo rammarico, ringraziamo per l'opportunità che ci era stata data per poter tornare a fare il nostro lavoro, quello degli artisti e, ancora meglio, poterlo fare durante il periodo natalizio in favore dei bambini, ma ci troviamo costretti a fare un passo indietro» concludono, specificando «Prendiamo le distanze da tutto il resto, che non ci compete, poiché non siamo politici, ma artisti»

Dopo le provinciali la «verifica di maggioranza»

E se la spina nel fianco di Voce, l’ex consigliere di maggioranza Fabrizio Meo (eletto con la lista Città libera e ora dato in avvicinamento a Fratelli D’Italia) ha comunicato pubblicamente che chiederà accesso agli atti in merito alle procedure amministrative oggetto dello “scandalo”, è prevista per giovedì prossimo in commissione cultura l’audizione dell’assessora comunale Pollinzi e del dirigente Marano.

Intanto all’interno della ormai risicata maggioranza civica vicina al sindaco si registra il “problema” Tesoro Calabria. I tre consiglieri “dissidenti” con la linea Voce sia sulle elezioni provinciali che sul cartello di eventi natalizi, Anna Maria Cantafora, Vincenzo Familiari e Salvatore Riga sono stati eletti proprio con il movimento di Carlo Tansi (anche se Riga ha fondato poi il gruppo consiliare “Insieme si può”).

E se il sindaco Voce li ha direttamente redarguiti pubblicamente e, si vocifera, ci sia stato anche un litigio all’interno del palazzo comunale con urla e strepitii, da più parti si chiede l’intervento diretto del fondatore di Tesoro Calabria Carlo Tansi, affinchè serri le fila dei “suoi” eletti alla luce della imminente verifica di maggioranza, che si fa sempre più necessaria alla luce dei quotidiani distinguo e defezioni, ormai di pubblico dominio.
La resa dei conti a dopo le provinciali.