Oltre al coordinatore regionale, Pino Greco, entrano nell’organismo nazionale di direzione, Antonella Rizzo attuale assessora regionale all’ambiente, Arturo Bova, presidente della commissione antindragheta, Alex Tripodi coordinatore della città metropolitana di Reggio Calabria e Berto Liguori di Cosenza. Grande soddisfazione per il riconoscimento dell’assemblea nazionale. Ora maggiore responsabilità nel dare nuovo impulso alle tante energie calabresi interessate, incuriosite e appassionate all’unico soggetto politico che ha portato in Parlamento la voce della sinistra
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Il 22 luglio l’assemblea nazionale di MDP articolo 1 ha formalmente eletto coordinatore nazionale Roberto Speranza. La parola d’ordine dell’iniziativa è stata “per l’alternativa” proprio ad indicare la volontà di adoperarsi- con umiltà, entusiasmo e passione- alla ricostruzione delle fondamenta politiche e programmatiche della sinistra del terzo millennio e di concorrere alla definizione di un innovativo e vincente schieramento di centrosinistra alternativo al centrodestra ed all’attuale quadro dominante di governo.
La proposta della nuova direzione nazionale votata all’unanimità dei delegati – riporta una nota - vede per la Calabria ben cinque rappresentanti: Pino Greco coordinatore regionale, Antonella Rizzo assessora regionale all’ambiente, Arturo Bova presidente della commissione antindragheta, Alex Tripodi coordinatore della città metropolitana di Reggio Calabria e Berto Liguori Cosenza. Per Articolo1 MDP Calabria questo importante riconoscimento da parte dell’assemblea nazionale è motivo di profonda soddisfazione e allo stesso tempo di responsabilità nel dare nuovo impulso e rinnovato entusiasmo alle tante energie calabresi che in questo periodo si sono interessate, incuriosite e appassionate all’unico soggetto politico che ha portato in Parlamento la voce della sinistra. La Calabria - continua il comunicato - avrà dunque un ruolo centrale nella costruzione del nuovo partito per questo è necessario un nuovo patto sociale per il lavoro e lo sviluppo che assuma la legalità come precondizione necessaria. L’impegno a costruire quindi un soggetto politico aperto inclusivo, come è stato indicato dal coordinatore nazionale Roberto Speranza nella sua relazione, sarà alla base del nostro percorso.
«Un partito della sinistra e del lavoro è quel che serve e che manca all'Italia. È un mezzo per costruire una Sinistra nuova, larga e plurale nel nostro Paese. ricostruire la sinistra e riportarla al governo. Voglio dirlo con chiarezza: a me non interessa oggi e non interesserà mai l'idea di una piccola forza autoreferenziale e minoritaria in cui isolarci ed autocompiacerci. Non è la nostra storia. Non è la nostra cultura politica» così concludeva Roberto Speranza, da qui intendiamo noi ripartire.