L’Arma dei carabinieri è cittadina onoraria di Gioia Tauro, per volere unanime del consiglio comunale. «Un monito per promuovere la legalità sul territorio e una festa di tutta la comunità», così il sindaco Aldo Alessio ha definito la riunione solenne, al termine della quale ha consegnato al colonnello Cesario Totaro – comandante provinciale dell’Arma – l’onorificenza deliberata anche dall’opposizione, dopo gli interventi di Francesca Frachea e Angelo Guerrisi, e proposta nel suo intervento dal vice sindaco Carmen Moliterno.

Nella cerimonia, seguita da tutte le massime autorità delle forze dell’ordine – presenti anche il prefetto Clara Vaccaro e il vescovo Giuseppe Alberti – è stata anche tributata una benemerenza civica al comandante del Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro, colonnello Gianluca Migliozzi, al maggiore Andrea Barbieri, che guida la compagnia, nonché alla memoria del luogotenente Davide Vincenzo Micale, già comandante della Stazione cittadina e prematuramente scomparso nel 2022.

Il sindaco, oltre ad elencare alcuni dei colpi messi a segno negli anni nella lotta contro il crimine mafioso – ricordando più volte la figura del generale Gennaro Niglio - ha ripercorso la storia del radicamento in città della Benemerita, dal 1894 ad oggi, sottolineando come si sia arrivati ad una condizione alloggiativa ottimale, assegnando un palazzo confiscato. È seguita una messa nella chiesa di San Gaetano Catanoso, anche essa ricavata su un terreno sottratto ai clan.