Un incontro a dieci giorni esatti di distanza dalle urne per tirare le somme, fare autocritica, portare in superficie errori e sottovalutazioni ma soprattutto guardare avanti. E’ un partito che ci tiene a non mostrarsi piegato il Pd della Calabria.

 

A Lamezia Terme l’incontro con i non eletti, i rappresentanti dei circoli locali e tanti affezionati e militanti. Assenti il segretario Ernesto Magorno e il neo deputato Antonio Viscomi. Un susseguirsi di interventi, ricette, ma anche di voglia di rivalsa.

 

«Elaboriamo il lutto in fretta e guardiamo avanti – ha spronato Sebastiano Barbanti, già deputato del Pd e ora rimasto fuori da Montecitorio – da una sconfitta derivano opportunità. Basta avere sezioi che aprono solo per riunioni e raccolte firme. Basta agli interessi personali».

 

«Abbiamo preso una batosta colossale – ha aggiunto Maria Carmela Lanzetta, anche lei rimasta fuori dal Parlamento – non ci hanno voluto. Bisogna ora ricostruire una rete di persone che condividano dei valori. Penso alla giustizia e alla difesa dei più deboli. E dobbiamo toccare argomenti fino ad ora tralasciati, come la sanità calabrese».

 


Per la non eletta Giulia Veltri Catanzaro e Lamezia devono ricostruire insieme a partire dalle amministrative che attenderanno la città della Piana allo scadere del commissariamento.

 

Non ci sono invece recriminazioni da fare per il non eletto Tonino Scalzo: «C’era voglia di cambiare e di cambiare in maniera profonda», mentre la non eletta Annamaria Cardamone ha invitato il partito ad uscire e ad invadere le piazze.