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Il dado è finalmente tratto. A quasi quattro mesi da quando l’ufficializzazione della candidatura di Paolo Mascaro a sindaco di Lamezia Terme per gli azzurri era stata sospesa, aprendo nuovi scenari ed ipotesi e lasciando prendere piede anche all’idea che si scegliesse di puntare su un unico candidato come raccordo di tutto il centrodestra, Forza Italia ha finalmente scoperto le carte. Il coordinatore regionale di Forza Italia, Jole Santelli, e i quattro vice coordinatori, tenuto conto dell’istruttoria svolta dal senatore Altero Matteoli, responsabile dei rapporti con le altre formazioni del centrodestra per le alleanze elettorali, hanno deciso di puntare proprio su Mascaro come candidato del partito di Berlusconi alle amministrative lametine.
A Paolo Mascaro i vertici riconoscono «valori liberali e principi quali la dignità della persona, la giustizia, la libertà, la legalità e la solidarietà da sempre espressione diretta dello spirito del partito».
L’auspicio è che attorno all’avvocato lametino, ex presidente della Vigor Lamezia, si raccolgano anche movimenti civici e associazioni e che diventi espressione della coalizione di centro destra.
Ma dal suo profilo facebook arriva la risposta piccata di Pasqualino Ruberto, esponente di Labor, da poco fuori uscito del Nuovo Centro Destra, coinvolto nel presunto scandalo Calabria Etica, che punta la sua contro offensiva sul fatto che a delineare la candidatura di Mascaro siano stati i piani alti del partito, tra cui il parlamentare Pino Galati il cui nome è recentemente al centro di una polemica inerente presunti ‘inciuciì con la giunta Speranza.
«Noi vogliamo stare con la gente e non avremo alcun padrino che ci dirà cosa fare o non fare – ha affermato Ruberto - faremo solo il bene della nostra città. La libertà per noi viene prima di tutto, Lamezia Terme viene prima di tutto. Spazzeremo via chi la città ha distrutto con inciuci e interessi di parte».
Parole inequivocabili. Da oggi in poi la campagna entra nel vivo, tutto è concesso.
Tiziana Bagnato