I consiglieri comunali Pietro Gallo, Mimmo Gianturco e Rosy Rubino chiedono che i finanziamenti previsti non rimangano chiusi nei cassetti ma vengano messi al servizio della collettività
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Ancora un grido di allarme sulla sicurezza dei fiumi, ancora un appello affinché qualcosa si metta in moto e non si aspettino ulteriori tragedie. Stavolta a fare sentire la propria voce è il gruppo del consiglio comunale di Fratelli D’Italia rappresentato da Pietro Gallo, Mimmo Gianturco e Rosy Rubino.
«Desta particolare preoccupazione la situazione dei fiumi a Lamezia Terme. Evidentemente non si riesce a comprendere i danni inimmaginabili che potrebbero derivare da una loro esondazione» scrivono i tre in una nota stampa aggiungendo che «i lavori di pulizia e di manutenzione dei fiumi sembrerebbero una chimera. Eppure il grido d’allarme è stato lanciato da diverso tempo. Non si può parlare di un’emergenza improvvisa e, quindi, difficile da gestire, ma di un problema atavico che avrebbe potuto essere risolto con un’attenta pianificazione negli interventi. Tale modus operandi evidentemente esula da chi è chiamato a gestire la cosa pubblica».
Il gruppo della Meloni ricorda poi le tragedie degli scorsi anni per chiedere un’inversione di marcia a partire dalla pulizia dei fiumi Canne e Cantagalli, non più differibile: «Occorre un percorso virtuoso che non solo miri a tamponare il problema esistente, ma a risolverlo definitivamente. Si faccia presto e si rispettino le normative esistenti».
D’altronde esistono possibilità e danari: «I finanziamenti previsti non rimangano chiusi nei cassetti, ma vengano messi al servizio della collettività. Concretezza, determinazione e una governance comunale autorevole, che monitorizzi tutto ciò che ricade sul territorio cittadino, facciano in modo che l’incolumità dei cittadini assuma un ruolo prioritario nell’agenda di governo».