«Sosteniamo fermamente il garantismo e la presunzione di innocenza, ma nello stesso tempo rispettiamo il lavoro della magistratura, pensando che in tali casi è opportuno, per i coinvolti, prendere una pausa per dovere etico e morale nei confronti di cittadini disillusi che chiedono un cambio di passo nelle linee politiche dei partiti tradizionali, a scapito della loro esistenza». Replica su replica sta diventando un affaire quello relativo alla possibilità del rientro in Forza Italia dell'ex presidente del consiglio di Lamezia Terme Francesco De Sarro. Un'ipotesi che non piace al direttivo di Forza Italia che ha minacciato di auto sospendersi e ha chiesto un intervento della coordinatrice regionale Jole Santelli. Piccata la replica di CaiP, il movimento a capo di cui è lo stesso De Sarro a cui ora risponde Alessandro Cordiano già vice coordinatore cittadino degli azzurri lametini.

 


«Forza Italia Lamezia – incalza Cordiano - aveva intrapreso un percorso di rinnovamento e di pulizia in toto, con la nomina di Giuseppe Spinelli a coordinatore cittadino e quella dell’onorevole Mario Magno a vicecoordinatore provinciale, coniugando la passione di un neofita politico espressione di rettitudine e stimato professionista della società lametina e l’esperienza decennale di un fedelissimo forzista, ex consigliere regionale e forse uno dei pochissimi che non ha mai avuto, nella sua lunga carriera politica, l’ombra di una minima indagine a suo carico».

 


«Un partito che - chiarisce - con il beneplacito e la stessa visione di rinnovamento condivisa dal coordinatore provinciale Tallini e della coordinatrice regionale Santelli, si era dato l’obiettivo dell’apertura a persone perbene dopo la precedente fallimentare gestione realmente condominiale, richiamando in primis, in squadra, i candidati di Forza Italia delle scorse amministrative che non hanno voluto seguire la strada dei trasformismi. Un gruppo rinnovato, dunque, che nel tempo ha visto l’inclusione, l’adesione e la partecipazione di persone perbene tra cui il consigliere Ruberto». E poi la stilettata quando Cordiano afferma nella nota che nel partito sono entrati «moltissimi giovani con e senza esperienza politica, tutti probabilmente con un carico di preferenze elettorali minore rispetto a quello di altri, ma certamente liberi, puliti e senza scheletri nell’armadio, così come giustamente vogliono e rivendicano gli elettori. Una base politica ultimamente rafforzata anche dall’ingresso degli ex Repubblicani».

!banner!

«Quella che non è stata condivisa e che ha portato all’autosospensione dal partito di tutti i membri è dunque la linea politica del partito provinciale che fa ora retromarcia rispetto agli obiettivi di trasparenza precedentemente posti e autonomamente tracciata dai coordinatori Tallini e Spinelli senza alcun coinvolgimento della base lametina di Forza Italia, che, a differenza del gruppo catanzarese ha già subito l’onta e la mortificazione del terzo scioglimento dell’amministrazione comunale».«Stiamo attenti – avverte l'azzurro - la cittadinanza è ormai matura e vigile su ogni scelta che un gruppo politico intraprende e ne dà le conseguenti risposte: avanti il popolo e la buona politica democraticamente ragionata dunque, non le scelte verticistiche non discusse e gli screzi tra gruppi e sottogruppi che non dovrebbero esistere tra persone perbene e con maturità politica già acquisita da tempo».