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Il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, a domanda diretta risponde che è vero, nel 2008 sparì senza alcun motivo un debito di 14 milioni (quattordici!!) dal bilancio del Comune, relativo al pagamento alla Regione delle quote acqua. Semplicemente cancellato dai residui passivi.
Nessuna comunicazione in merito, nessuna rimodulazione di quel debito, che del resto era già oggetto di un concordato piano di rientro tra Comune e Regione. Tolto, levato. Non bastasse questo, quando la Regione, lo scorso autunno, ha ricordato alla nuova amministrazione questa pendenza, la pec è caduta nel vuoto: risulta letta, ma non passata a chi di competenza. Si mormora che, proprio da questa circostanza, il vice sindaco Caglioti e l'assessore al bilancio Puteri abbiano maturato la decisione di rassegnare le proprie dimissioni. Ad ogni modo, lo stesso sindaco domani in consiglio comunale dovrà rispondere ad un'interrogazione proprio su questo debito, dando ancora più i crismi dell'ufficialità alla notizia.
È presumibile a questo punto che, qualora tutta la circostanza fosse confermata, tutti i bilanci del Comune di Lamezia, dal 2008 in poi, siano falsi. Inevitabilmente falsi. È altrettanto possibile dire che, quel debito, quasi sicuramente avrebbe dato qualche dubbio in più alla Corte dei Conti, quando stabilì che per Lamezia non c'era dissesto. Ripeto: stiamo parlando di 14 milioni di euro. Una sola considerazione: abbiamo visto nascere commissioni d'inchiesta e aprire fascicoli dalla magistratura per molto meno. Il falso in atto pubblico, al momento, sarebbe ancora un reato.