«Non ho l’assillo di dover diventare sindaco. Anzi, sono già abbastanza infastidito. Non rinuncio perché non mi sembra corretto verso questa città, verso chi mi ha votato e verso chi mi voterà». Ruggero Pegna risponde così alla domanda: «Perché ci tiene a diventare sindaco di Lamezia Terme?».

 

La sua è una risposta che si va a di inserire in un momento infuocato per la campagna elettorale. Una campagna ormai in dirittura d’arrivo, manca una settimana all’apertura delle urne del ballottaggio. A sfidarsi sarà lui, promoter musicale, outsider della politica e Paolo Mascaro, sindaco uscente a cui la fascia tricolore fu strappata dopo un anno e mezzo di amministrazione dal terzo scioglimento per infiltrazioni mafiose.

 

Il processo per la sua candidabilità in appello ha confermato quanto era stato stabilito in primo grado, ossia che non ci sono responsabilità dello scioglimento direttamente imputabili a lui. La Procura di Catanzaro ha presentato ricorso in Cassazione per un anomalia sul pronunciamento relativo ai termini per presentare reclamo.

 

Ora la nuova “bomba”, l’annuncio su un emittente locale da parte di Ruggero Pegna del fatto che durante le operazioni di voto e di scrutinio dello scorso dieci novembre sarebbe stato presente a un seggio Carmelo Furci, poi arrestato due giorni dopo per il reato di usura e che questo avrebbe spinto per favorire Giancarlo Nicotera, ex consigliere comunale e candidato con Paolo Mascaro.

 

Un’accusa riportata all’indomani anche dal Quotidiano del Sud e sulla quale sta indagando la Polizia che non ha però riscontrato alcuna anomalia nel seggio in questione.

 

Il promoter è stato querelato da Mascaro. «Si configura il reato di diffamazione aggravata – dice senza mezzi termini Mascaro - escludo che ci possa essere un collegamento tra Giancarlo Nicotera e Furci se non per il fatto che è stato suo legale in alcuni processi».

 

«Attendiamo di conoscere la verità su questa vicenda - replicaRuggero Pegna - che comunque inficia in qualche modo questa campagna elettorale». «Vedo un imbarbarimento – continua Mascaro – che la storia politica di Lamezia non ha mai conosciuto». Di quella che era un’amicizia secolare tra i due candidati al ballottaggio sembra essere rimasto ormai ben poco. Abbiamo chiesto loro di inviarsi un messaggio.

 

Ecco cosa il sindaco uscente ha mandato a dire a Pegna: «Gli chiedo di parlare di programmi. Le riposte che dà alle domande che gli vengono poste potrebbe essere astrattamente applicabile a Caltanissetta, a Genova, a Savona, a Lamezia Terme, Catanzaro…». Pegna invece dice: «Visto che ci tiene tanto io auguro a Mascaro di essere eletto. Ma cosa augurare alla città è cosa diversa».