Gli assessori dell’eventuale giunta del sindaco penta stellato scelti tramite un avviso pubblico reperibile sin da ora su internet. E’ questa l’idea lanciata dal movimento Cinque Stelle a Lamezia Terme dove a correre per la fascia tricolore è l’avvocato Giuseppe D’Ippolito protagonista, insieme al portavoce al Senato Nicola Morra, di un incontro sulle fondazioni.


Una scelta non casuale visto che i presunti scandali Calabresi nel mondo e Calabria Etica hanno coinvolto diversi lametini e, nel caso della fondazione diretta fino a poco tempo da Ruberto, stanno avendo pesanti ripercussioni. Come nel caso degli oltre duecento contratti annullati.


«Le vere vittime sono i lavoratori» – ha spiegato D’Ippolito che ha affermato di voler chiedere a breve al commissario della fondazione il completamento dei progetti in cui questi sono stati inseriti in modo tale da potere garantire il proseguimento del lavoro.


Non si tratta, ha poi ricordato, di dirigenti con maxi stipendi e più impieghi,come nel caso di Calabresi nel mondo, ma di persone che spesso erano monoreddito e con stipendi da 700 o mille euro. Ecco perché D’Ippolito ha garantito che porterà la questione a livello nazionale, facendola approdare in parlamento, ma anche sul piano europeo,  visto che la vicenda è legata all’uso di fondi europei.
 Altro discorso per la fondazione di Pino Galati, “Calabresi nel mondo”, «caso eclatante ed emblema della mala politica, dove a comparire sono i nomi della intellighenzia lametina» ha detto l’avvocato secondo cui è il tipico caso di «cogestione del potere».