Il Giornale Off, inserto culturale de Il Giornale, accede i fari su Perfidia, la dissacrante trasmissione che parla di politica e alla politica, in onda ogni venerdì su LaC Tv.
«Una voce imponente, adornata da una ruggente criniera dorata - scrive Gabriella Cantafio nel suo articolo - riecheggia con piglio deciso nei meandri dell’etere: trattasi di Antonella Grippo, giornalista calabrese d’adozione, tornata a far tremare politici e politicanti con il suo leggendario format televisivo. Sopravvissuta alla mannaia delle censure e all’ira funesta di politici avvezzi a interviste accomodanti, “la sparigliatrice di Sapri”, che ha fatto conoscere il suo temperamento anche sulle reti ammiraglie di Rai e Mediaset, è scesa nuovamente in campo per acchiappare, con il suo forcone rovente, le incongruenze della classe politica regionale e nazionale».

 

Un pezzo che rende merito non solo alla bravura della Grippo, ma anche allo sforzo produttivo del network LaC, che ha investito con sul ritorno in Tv della famosa giornalista calabrese.
«Nella sulfurea quanto caustica trasmissione, da lei scritta e condotta –continua l’articolo de Il Giornale Off -, sottopone i suoi ospiti a domande incalzanti, ben distanti dall’usuale registro asservito dei convenevoli o dai discorsi preparati a tavolino. La perfidia, quella mal celata nella politica, rappresenta il fil rouge del format tv, mediante il quale Antonella Grippo agguanta dalla mano i politici e, con ghigno beffardo camuffato da ironica cordialità, li conduce sull’orlo del burrone, ove giunge l’eco dei quesiti spietati con cui, di lì a breve, ne disvelerà debolezze e contraddizioni».


Non un semplice talk, spiega Cantafio «ma un avveduto percorso di analisi multidisciplinare, impreziosito da una squadra altamente qualificata che affianca la sparigliatrice: dall’avvocato del diavolo Giovanni Mazzei alla polemista di razza Alessia Bausone, insieme al notista politico Pietro Bellantoni , che con l’abate della Lega Nino Spirlì e il puntuto opinionista Alessandro Pagliaro, cercano di far sudare confessioni all’intervistato, su un inarrestabile tapis roulant, per poi farlo indagare sdraiato su un lettino dalla terapeuta e criminologa Monica Capizzano». «Altro grande talento – si legge ancora nel pezzo - è quello di Carla Monteforte, surreale monologhista. Immancabile, nella sceneggiatura del programma unico nel suo genere per stilemi, vocazioni letterarie e blasfemie, è il confessionale, ove il politico di turno, inginocchiandosi, confessa inginocchiato i propri peccati a Sua Santità “El Diablo”, nella persona di Antonella Grippo».
Insomma, se avevate bisogno di un’ulteriore motivazione per guardare Perfidia, ora ce l’avete.