In un momento di forte difficoltà per la parte politica in cui molti di loro hanno militato, hanno sentito il bisogno di incontrarsi un pò per stare insieme e un pò per discutere. Un ristretto gruppo di “compagni” ed esponenti della sinistra della Locride che si riconosce nei valori della Costituzione ha deciso così di autoconvocarsi a Caulonia per capire le ragioni della crisi alla luce della recente e cocente sconfitta elettorale, e gettare le basi per il futuro.

«Non abbiamo alcuna voglia di individuare “un nemico” e non mettiamo pregiudiziali verso alcuno – ha espresso l’ex sindaco Ilario Ammendolia - la nostra volontà è piuttosto quella di tentare di riallacciare i fili d’un dialogo interrotto da molto tempo e di creare l’humus necessario per un risveglio democratico. È certamente difficile trovare un terreno di impegno comune anche perché nella solitudine politica in cui ognuno di noi si trova “ogni testa diventa un tribunale” e spesso si ritiene di aver capito tutto senza alcun bisogno di confrontarsi con gli altri».

Per l’ex assessore comunale di Marina di Gioiosa Jonica Isidoro Napoli «La sinistra deve ripartire dalla sua ragione sociale, dal lavoro, dalla lotta e dal conflitto, e deve recuperare valori che l’hanno portata ad essere un soggetto pensante ed incisivo nella storia del mondo». Dello stesso avviso anche Giuseppe Oppedisano, delegato dell’Anpi di Siderno: «Quando si allontana dai problemi della gente la sinistra perde – ha detto nel suo intervento - nella nostra regione si è registrato un forte astensionismo, i calabresi emigrano e chi rimane ha difficoltà a trovare un lavoro».

Al confronto hanno partecipato diversi amministratori locali, intellettuali e giovani appassionati, nonostante tutto, di politica. «I giovani hanno contezza dei problemi attuali, gli “anziani” conoscono meglio i problemi storici – è l’analisi del giovane consigliere comunale della minoranza cauloniese Luana Franco - ed è solo con il giusto mix di queste componenti si potrà trovare una soluzione per percorrere la giusta strada». Ma perché un ragazzo oggi dovrebbe votare a Sinistra? «E’ di sinistra chi oggi fa la sinistra – è l’analisi di Giuseppe Clemente, il più giovane partecipante al dibattito cauloniese – penso che sia un problema di identificazione, i giovani identificano dove sta la sinistra, ma fanno fatica ad identificarla con qualcuno».

A margine del dibattito è stato approvato un documento all’interno del quale sono individuati tre temi di possibile impegno: il rilancio di un progetto d’urto per la Locride, la salvaguardia della pace e dello Stato di diritto. «La sinistra ha perso la capacità di parlare alle fasce deboli della popolazione e ai giovani – ha evidenziato l’ex presidente dell’associazione dei comuni della Locride Caterina Belcastro – a causa di una confusione ideologica e culturale. La sinistra deve tornare a fare la sinistra e per fare questo si deve tornare a fare politica con la P maiuscola in modo serio sui territori».

Un contributo all’analisi del ko politico è stato offerto anche da Tania Bruzzese, presidente dell’assemblea provinciale reggina del Partito Democratico. «La Sinistra ha smesso di difendere i diritti e di occuparsi della diseguaglianze – ha osservato - bisogna ripartire da un obiettivo collettivo, e in questo momento è utile fare una riflessione tutti insieme molto approfondita per ripartire dall’egemonia culturale e, per dirla con le parole di Gramsci, dalla trasformazione molecolare che abbiamo subìto».