L’argomento è ad alto rischio di populismo con condimento di accuse alla Casta politica: gli inquilini del Palazzo guadagnano più che bene e ci si aspetta che lavorino tanto e per il bene comune.

Il tagliando al lavoro svolto dalle commissioni del Consiglio regionale nel primo trimestre parte da un dato quantitativo: quanto tempo trascorrono a Palazzo Campanella i consiglieri regionali negli organismi in cui si “forma” il governo della Calabria? Lo vedremo commissione per commissione, tra sedute interminabili (poche) e riunioni lampo.

A questo proposito l’ultima riunione della Seconda commissione – il 31 marzo, subito prima del Consiglio regionale – segna un record: 7 minuti di durata per l’ok all’unanimità a una proposta di legge sull’esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo. Non è neanche la più breve del trimestre, in effetti.

Kolossal sul Mercure: 7 ore e mezzo di discussione

La data del 7 gennaio 2025 potrebbe essere segnata in caratteri d’oro sulla porta d’ingresso di Palazzo Campanella. È il giorno della battaglia del Mercure: una riunione epica della Sesta commissione (Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili, piatto ricchissimo) parte senza scossoni ma finisce per diventare un kolossal: inizio alle 13,18, fine alle 20,47. Quasi sette ore e mezzo di discussione fitta (quasi tutta) dedicata al caso della Centrale del Mercure: una lunga maratona per un tema che è diventato nazionale, visto che il governo ha stoppato la norma approvata dal Consiglio regionale e che introdurrebbe il divieto di installazione di centrali a biomasse nei parchi nazionali e regionali. Tema caldissimo e riunione monstre che spicca in un contesto di incontri dai tempi di solito (molto) più contenuti.

Riforme-lampo in Quinta commissione: una riunione da 11 minuti in tre mesi

Sono lontani i tempi delle commissioni-lampo e, se chiedete a un consigliere regionale, vi risponderà che le riunioni durano il giusto. E il giusto, a volte, è molto poco. Capita ai membri della Commissione Riforme (presidente Giuseppe Mattiani, vicepresidente Franco Iacucci, segretario Pietro Crinò, componenti: Luciana De Francesco, Ferdinando Laghi e Antonello Talerico). Dall’altro lato dell’epico 7 gennaio 2025 c’è il 10 marzo dello stesso anno. In quell’occasione la commissione è stata convocata per discutere di una legge d’iniziativa del consigliere Mattiani su un’integrazione dello Statuto della Regione Calabria. Risultato: 11 minuti netti di discussione, dalle 12,11 alle 12,22.

La legge ha un solo articolo ma c’è stato tempo per la relazione illustrativa del presidente e per l’intervento di una funzionaria del Settore assistenza giuridica: tutto efficientissimo e conclusione in largo anticipo anche rispetto all’ora di pranzo.

Quella di marzo era la prima riunione dell’anno per la commissione e non è stata neppure la più breve della gestione Mattiani. Ancora più veloce quella del 23 settembre 2024 che ha eletto presidente, vice e segretario: dalle 16,06 alle 16,12, sei minuti che danno il senso di una scelta inevitabilmente già decisa prima dell’incontro.

E il dubbio avanzato dagli alfieri dell’antipolitica è che molte decisioni maturino fuori dalle sedi istituzionali, almeno stando ai tempi di discussione. Centrale del Mercure esclusa, ovviamente.

Affari istituzionali: 4 ore in aula da febbraio a oggi

Nel 2025 le commissioni sono partite, in media, con più di una riunione al mese. La prima (Affari istituzionali, Affari generali e Normativa elettorale) ha iniziato l’anno il 5 febbraio scorso: 60 minuti di discussione su 5 proposte di legge, una media di 12 minuti per ciascun provvedimento, dalle “disposizioni normative per il contenimento della spesa e i materia di personale” al “riordino delle funzioni amministrative della Regione Calabria”. Sono stati 59, invece, i minuti dedicati al confronto del 20 febbraio scorso su tre proposte di legge (si è parlato di intelligenza artificiale e della modifica dei confini territoriali dei comuni di Serra d’Aiello e Amantea). Due ore e otto minuti (record per il 2025) per il secondo appuntamento con la proposta di legge sull’utilizzo di sistemi d’intelligenza artificiale in ambito regionale: otto audizioni e quattro interventi per orientarsi su un tema caldissimo. Totale: poco più di 4 ore di lavoro dall’inizio dell’anno.

Commissione Bilancio: 4 sedute e 5 ore di lavoro

La Commissione bilancio, per ovvi motivi una delle più delicate, si è riunita quattro volte dall’inizio dell’anno. La prima il 14 gennaio, con 9 punti all’ordine del giorno tra pareri (due, sulle decisioni prese riguardo ai fondi europei) e proposte di legge di vario genere, tra la valorizzazione della filiera agroalimentare della birra artigianale e l’istituzione di due riserve naturali. Tempo totale: 95 minuti. Qualcosa in meno (77 minuti) per la riunione del 6 febbraio: 6 proposte di legge allo studio (tra le altre i bilanci di Arpacal e Arpal e la valorizzazione della toponomastica in Calabria).

Tempi simili, 79 minuti, a quelli del 20 febbraio: riunione con 5 punti all’ordine del giorno e un’audizione. La convocazione più recente è quella del 26 marzo scorso: un momento storico, con la presenza in aula del vice ministro degli Affari esteri Edmondo Cirielli. Tema: il ruolo delle Regioni nel sistema della cooperazione allo sviluppo italiano: la Calabria e le relazioni con l’estero. Tempo di trattazione: 58 minuti con interventi di consiglieri Montuoro e De Francesco (Fdi), Mammoliti (Pd), De Nisi (Azione), Lo Schiavo (Misto), Graziano (Azione). Chiudono i 7 minuti dello stesso Cirielli. Dall’inizio del 2025 la Seconda Commissione si è riunita per poco più di cinque ore.

Gli stakanovisti della Sanità

Sono sei le riunioni convocate in tre mesi per la Commissione Sanità. Esordio il 16 gennaio con tre proposte di legge (riconoscimento delle farmacie amiche della comunità, contrasto allo sfruttamento e agli abusi ai minori e reddito di dignità regionale): 1 ora e 28 minuti.

Seconda riunione il 23 gennaio con due proposte di legge che arrivano dalla sessione precedente e un’audizione sulla situazione del personale precario dell’Asp di Vibo Valentia, altro tema all’epoca caldissimo: 1 ora e 26 minuti.

Più rapida la seduta del 5 febbraio: 56 minuti per l’esame di una proposta di provvedimento amministrativo e due proposte di legge. Quasi due ore (per l’esattezza 1 ora e 53 minuti) il tempo necessario per sbrigare le pratiche il 26 febbraio e trattare le quattro proposte di legge all’ordine del giorno. Un’ora e 46 minuti, invece, è il tempo impiegato il 4 marzo scorso per l’esame di due proposte di legge sulla violenza di genere. Più lunga – 3 ore e 23 minuti – la riunione del 18 marzo: 4 proposte di legge (le due sulla violenza di genere trattate nella seduta precedente, una sulla Rete reumatologica regionale e una sulla Calabria bandistica). Il totale fa più di dieci ore di lavoro in tre mesi per la Terza Commissione.

Le tre volte della Quarta Commissione

La Quarta (Assetto e utilizzazione del territorio) ha lavorato un po’ meno. Si è riunita tre volte: 16 gennaio, 5 febbraio e 18 marzo. La prima seduta è stata la più laboriosa: un’ora e un quarto per cinque proposte di legge (tra cui l’istituzione della riserva naturale Le Dune di Giovino e, di nuovo, le norme per valorizzare la toponomastica in Calabria). Più agile il secondo appuntamento del 5 febbraio: 56 minuti per discutere di tre proposte di legge. Ancora più rapida la terza riunione, quella del 18 marzo: 46 minuti per due punti all’ordine del giorno. Circa tre ore complessive di lavoro in tre mesi.

Il record della Commissione riforme nel 2024: una seduta di 6 minuti

Con la Quinta Commissione (Riforme) si fa presto: una sola riunione, il 10 marzo 2025: quella famosa da 11 minuti per parlare dell’integrazione allo Statuto regionale. Un’occhiata al 2024: non ci sono sedute fiume, tutt’altro. Il 23 settembre in 6 minuti Mattiani si insedia alla presidenza, il 17 ottobre in 38 minuti si sbriga l’ordine del giorno su una modifica di Statuto e il 6 novembre si torna sempre sulla stessa modifica, questa volta però bastano 25 minuti. Chiusura d’anno il 18 dicembre con 37 minuti dedicati a una proposta di modifica del regolamento interno del Consiglio regionale. Meno di due ore complessive di lavoro in 6 mesi.

Sesta Commissione: più di 10 ore di lavoro (grazie al Mercure)

La Sesta Commissione, quella delle sette ore e passa trascorse quasi tutte sul tema della Centrale del Mercure, non ha visto altri kolossal simili nel 2025. Un’ora e 15 minuti il 6 febbraio, con sei punti all’ordine del giorno (politiche giovanili, istituzione della rete dei borghi della Calabria e disciplina dei complessi turistico-ricettivi all’aria aperta tra le altre proposte); un’ora e sei minuti il 20 dello stesso mese per l’esame di cinque proposte di legge, quattro delle quali già trattate nella riunione precedente. Il tempo complessivo – quasi 10 ore da gennaio a oggi – ne fa uno degli organismi più stakanovisti di Palazzo Campanella.

Le quattro riunioni in tre mesi dell’Antindrangheta

Sono quattro le riunioni celebrate da inizio anni dalla Commissione contro la ’ndrangheta. La prima, del 14 gennaio, è durata 70 minuti nei quali è stata audita l’associazione Contro la malagiustizia. Il 19 gennaio, in un’ora e 33 minuti la Commissione ha sentito la dg della Stazione unica appaltante Roberta Porcelli e ha continuato l’esame delle criticità emerse nell’applicazione dei Piani integrati di attività e organizzazione. Il 19 febbraio 2 ore e 34 minuti sono stati dedicati a un nuovo esame di queste criticità, a due audizioni (la Garante dei detenuti Giovanna Russo e l’ex sindaco di Capistrano Marco Pio Martino) e all’avvio di una discussione per la definizione del Piano speciale legalità, antiracket e antiusura 2025. Il 26 marzo scorso, invece, una seduta di 3 ore con le audizioni, tra gli altri, di Tiziana Frittelli, commissario straordinario del Gom, e di Antonio Mantella, direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliero-universitaria Dulbecco. Più di otto ore di lavoro dall’inizio del 2025.

Vigilanza impegnata per tre ore e mezzo

La Commissione speciale di vigilanza si è riunita tre volte. Il 29 gennaio per due monitoraggi: quello della gestione dei pazienti dializzati nella Provincia di Reggio Calabria e quello sullo stato dell’arte dei lavori di realizzazione delle Case e degli Ospedali di comunità in Calabria. Tempo di lavoro: due ore e nove minuti.

Quarantacinque minuti sono stati necessari per il confronto sull’efficientamento della rete diabetologica pediatrica calabrese il 19 febbraio 2025. E appena 43 minuti sono bastati per la discussione sullo stato d'attuazione della destagionalizzazione delle attività complementari alle concessioni balneari marittime, anche ai fini del miglioramento dell'attività turistico-ricettiva. In tutto, la Vigilanza si è riunita per circa tre ore e mezzo.