Venerdì 16 febbraio nel Porto di Gioia Tauro è in programma la firma dell’Accordo di coesione tra il governo nazionale e la Regione. Per la sigla sull’atto finale, secondo quanto si apprende, è previsto l’arrivo della premier Giorgia Meloni e del ministro Raffaele Fitto che sottoscriveranno il patto assieme al governatore calabrese Roberto Occhiuto. Giornata simbolica: nei giorni scorsi Occhiuto, rispondendo a una provocazione del governatore della Campania Vincenzo De Luca, si era detto certo che la Calabria avrebbe firmato a stretto giro l’Accordo di coesione e dunque non ci sarebbe stato bisogno di presenziare alla manifestazione organizzata proprio da De Luca a Roma contro l’autonomia differenziata e i tagli al Sud.

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Non sembra un caso, per la maggior parte degli osservatori, che la firma di Gioia Tauro arrivi lo stesso giorno dell’adunata promossa dal presidente della Campania.
La quota di Fsc spettante alla Calabria ammonta a 2,2 miliardi. Nella cifra, oltre agli interventi in materia di infrastrutture, idrico, beni culturali, ambiente e dissesto idrogeologico, sono inclusi anche i 300 milioni da destinare alla realizzazione del Ponte sullo Stretto.

L’intesa con il governo è necessaria per sbloccare l’erogazione alla Regione delle risorse del Fondo sviluppo e coesione che cofinanzieranno i progetti dei fondi europei. È simbolica anche la scelta di Gioia Tauro, snodo centrale per il presente e il futuro dell’economia calabrese e meridionale.