La senatrice passata nella nuova compagine di Matteo Renzi si sbilancia e attacca il Movimento: «È un antisistema con derive antidemocratiche in cui una regia decide tutto»
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«È possibile che altri M5s mi seguano». A pronosticarlo è Silvia Vono, la senatrice ex 5 stelle ora in Italia viva. Dai microfoni di “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, Vono spiega di confidare nel fatto che «se usciranno dalla logica in cui sono irretiti e capiranno cos’è la libertà e la democrazia... penso che molti ci stiano riflettendo».
«È necessario avere dei leader al comando, ma che ti permettano di mettere in campo le tue idee. Ci siamo resi conto fin da subito dei problemi di M5s. Una volta dentro - racconta - ho avuto qualche perplessità. Si cerca di cambiare il sistema dall’interno, però quando è un antisistema con derive antidemocratiche è difficile, se c’è una regia che ha già deciso tutto. Quando ho scelto M5s avevo constatato gli errori e gli azzardi politici che aveva fatto Renzi, però non parto dall’idea che tutto sia “casta” e che tutto sia negativo. Mi pare che, poi, Renzi abbia dimostrato di essere uno dei pochi uomini politici lungimiranti e intelligenti che poi è riuscito a riemergere e a rimettersi in gioco con una forza politica nuova, coinvolgendo i giovani».
A chi le chiede di eventuali “multe” da M5s per il cambio di casacca, la senatrice spiega che «il mio studio legale non ha ancora ricevuto nulla, aspettiamo. Sono stata insultata sui social, ma questo rientra nel sistema, nel metodo di denigrare le persone. Credo che gli insulti personali qualifichino i grandi rappresentanti M5s che hanno preferito farlo da dietro una tastiera».
Ora invece, la prima riunione con il nuovo gruppo parlamentare «è stata per me una rinascita, perché c’è stata libertà di esprimere le proprie idee e anche di ridere e scherzare. Renzi mi ha accolto benissimo, non ha fatto nessuna battuta sulla mia provenienza politica».