VIDEO | Così il consigliere regionale di Forza Italia Alessandro Nicolò: «Troppe fratture interne al Pd, il centrosinistra non assicura più la governance»
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I quasi due mesi di ferie dei membri dell’assemblea consiliare basteranno a riportare il sereno sul fronte politico? Palazzo Campanella, tornerà a riunirsi il 12 settembre per discutere la sicurezza del territorio, dopo la tragedia che ha visto morire dieci escursionisti nelle gole del Raganello. Una seduta straordinaria che arriva però, ad oltre due settimane dai fatti. L’altra seduta è fissata il 20 settembre ma, la maggioranza dovrà fare i conti al suo interno. Nelle ultime otto riunioni di Consiglio per ben sette volte è mancato il numero legale e le troppe assenze tra i banchi dell'assemblea sono dovute anche e soprattutto dalla crisi interna al Partito Democratico che ha visto sia l’auto sospensione dal gruppo dei consiglieri Domenico Bevacqua, Carlo Guccione e Enzo Ciconte sia l’uscita di Giuseppe Neri, Tonino Scalzo e Franco Sergio che hanno formato il gruppo dei “Moderati per la Calabria”.
L’opposizione, con il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Nicolò, evidenzia come sia stata la minoranza a permettere il raggiungimento del numero legale in consiglio. Un paradosso con cui sia il governatore Mario Olivierio, che il presidente dell’assemblea, Nicola Irto a breve dovranno fare sicuramente i conti. «L’agibilità del consiglio regionale- afferma Nicolò- dipende da una maggioranza che purtroppo oggi zoppica, è un‘ anatra zoppa e inficia i lavori del Consiglio e quindi la governance dell’aula e anche quella governabilità che è mancata in questa Regione. La maggioranza non esiste più- tuona il consigliere FI- non lo dico io ma, lo dicono i fatti ossia la frammentazione dei gruppi, frutto di un’implosione che riguarda il partito democratico e il centro sinistra. In alcune circostanze la minoranza è intervenuta-per responsabilità istituzionale, afferma Nicolò, nell’approvazione di atti importanti a "soccorrere" quella governance che non è stata e non è assicurata responsabilmente dal centro sinistra. Io ho auspicato- conclude il consigliere regionale- il voto anticipato sollecitando il governo e anche il presidente Oliverio ad assumersi la responsabilità della situazione critica che investe la maggioranza».