Il presidente del Consiglio regionale sta valutando l'istituzione del nuovo organismo per accontentare le richieste del centrodestra. Ma aumenterebbero i costi. Prossima seduta dell'Assemblea prima del 30 aprile per approvare il bilancio
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Il bilancio è stato approvato in giunta, ma la situazione in Consiglio non si sblocca. A palazzo Campanella a si è svolta una riunione dell’Ufficio di presidenza per lo svolgimento di alcuni adempimenti di natura formale, ma di fatto non è stato deciso ancora nulla. Neanche la data della prossima seduta.
Il presidente Mimmo Tallini su un punto è stato fermo: il bilancio approvato in giunta dopo il lavoro svolto dall’assessore al ramo Francesco Talarico, dovrà essere licenziato dal Consiglio entro il 30 aprile, data in cui scade l’esercizio provvisorio.
Pare sempre più necessario, dunque, che la manovra finanziaria debba arrivare in Aula senza passare dal vaglio della Commissione competente che non è stata ancora costituita. Anche su questo punto il presidente Tallini ha riferito in Ufficio di presidenza informando anche di una nuova possibilità.
Riagganciandosi anche a quanto detto da Jole Santelli durante il primo Consiglio regionale in ordine alla modifica delle competenze delle Commissioni permanenti di palazzo Campanella, ha spiegato come sarebbe in atto la verifica della possibilità di istituzione una Commissione nuova dedicata esclusivamente, o quasi, ai fondi europei. Il che risolverebbe anche i problemi politici interni alla maggioranza che potrebbe accontentare le richieste di tutti i partiti dando due Commissioni alla Lega, due a Fdi, una Fi e una ciascuno a Udc e Casa delle Libertà.
Per realizzare questa operazione, però, sarà necessaria una modifica in Consiglio del regolamento e la verifica della sua sostenibilità economica.
Tallini ha poi annunciato che solleciterà i gruppi che ancora non hanno fornito il nome del presidente a farlo in maniera rapida, così come prevede la normativa regionale. Nel centrosinistra a non fornire il nominativo sono stati i Democratici e Progressisti per il centrosinistra dove è in atto un’accesa disputa tra Flora Sculco e Giuseppe Aieta, mentre per il centrodestra sono i gruppi di Forza Italia, Casa delle Libertà e Santelli Presidente a non avere fornito le indicazioni richieste. Nel centrodestra, ovviamente, il ritardo si giustifica con il mancato accordo sulle presidenze e sui dubbi relativi alla posizione di Domenico Giannetta di Fi che è entrato in Parlamento in sostituzione della decaduta Jole Santelli e dovrà optare tra la carica di parlamentare e quella di consigliere regionale.