Dopo le prove di forza degli azzurri a Catanzaro e Reggio, il coordinatore regionale Domenico Furgiuele fa passare un messaggio chiaro: le elezioni sono lontanissime e tutto può ancora cambiare. Anche perchè saranno le prossime europee a determinare i rapporti tra i partiti della coalizione o, forse, la composizione delle stesse
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Le prove muscolari volute da Forza Italia a Catanzaro e Reggio hanno destato più di qualche perplessità tra gli alleati e, in particolar modo, all’interno della Lega Nord.
Gli azzurri, al gran completo in entrambi casi e forti della presenza di big del calibro di Giorgio Mulè e Mara Carfagna, hanno voluto recitare il ruolo di perno della coalizione. I numeri delle ultime politiche in Calabria, del resto, consentono loro di avanzare la golden share per quel che riguarda l’individuazione del candidato governatore. La stessa coordinatrice regionale del partito Jole Santelli ha più volte ribadito che sono stati i tavoli nazionali a stabilire che in Calabria la scelta spetta a Forza Italia. E dovrebbe, almeno secondo l’attuare reggenza azzurra, toccare al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, presente a tutte le iniziative con interventi da candidato in pectore. Seppure tutti si siano sempre preoccupati di sottolineare che ancora la discussione all’interno del centrodestra sia aperta.
A Reggio, poi, dove si svolgeranno le prossime comunali in concomitanza con le regionali, la manifestazione organizzata da Franceso Cannizzaro stanno facendo ancora discutere. Il coinvolgimento (suo malgrado?) della preside del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci Giusi Princi, cugina di Cannizzaro e tra i nomi fatti per la carica di candidato sindaco, hanno contribuito a far crescere i malumori tra i big del centrodestra in riva allo Stretto e non solo.
La Lega Nord, in particolare, ha scelto un profilo basso, anche se il coordinatore regionale Domenico Furgiuele ha mandato i suoi messaggi a chi di dovere. A mezzo stampa e soprattutto in via ufficiosa Furgiuele continua a dire che la Lega rimane nel centrodestra, specificando “al momento”. Il che vuol dire che se le condizioni dovessero cambiare, a partire dalle prossime elezioni europee, si potrebbe ridisegnare ancora il panorama politico attuale. Si potrebbe cioè verificare un aumento esponenziale dei voti della Lega che allora sì rivendicherebbe maggior peso contrattuale nelle scelte della coalizione. Ancora peggio, si potrebbero realizzare le condizioni per cui l’attuale alleanza Lega-Cinque Stelle che regge il governo nazionale possa essere replicata a livello locale. Forza Italia, insomma, rischia di fare i conti senza l’oste.
“Le regionali sono lontanissime” il ragionamento di Furgiule che dunque reputa fuori tempo la discussione sui nomi dei candidati. E probabilmente anche delle alleanze. Di sicuro la Lega, così come Fratelli d’Italia, non potrebbe accettare di cedere sia la carica di governatore che quella di sindaco di Reggio al partito di Silvio Berlusconi. Con il quale non si sa quali saranno i rapporti neanche a livello nazionale.
Riccardo Tripepi