Nella sola provincia bruzia il Carroccio ha raggranellato circa il 40% dei suoi voti totali e Simona Loizzo ora spera in un sottosegretariato. Il precedente di Jole Santelli che al suo esordio in Parlamento ottenne la delega alla Giustizia
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La strategia salviniana del partito nazionale alla fine è riuscita, però al ribasso. La Lega alle ultime Politiche ha fatto registrare il mancato sfondamento al Sud e soprattutto crollo nei vecchi feudi del Nord a tutto vantaggio di Fratelli d’Italia. Il dato finale parla di un 8,9% a livello nazionale, certamente omogeneo ma inferiore alla migliore performance (10,4 per cento) ottenuta dalla Lega di Umberto Bossi, che però aveva il suo bacino elettorale in sole quattro regioni del Nord. Su questo risultato il Sud incide sul dato nazionale per il 2,38%. Un segnale flebile rispetto alle aspettative di soli quattro anni fa, ma che resiste. Così ieri il commissario regionale Gianfranco Saccomanno ha voluto ringraziare i calabresi, offrendo la sua analisi del voto. .
Mentre Saccomanno esulta però, Matteo Salvini è preso fra i due fuochi del congresso del Carroccio e della formazione del nuovo Governo. All’analisi del commissario regionale, però, va aggiunto che in Calabria gli equilibri interni al partito cristallizzati dal risultato elettorale sono profondamente cambiati. Il Carroccio non è più un partito a trazione reggina, ma il suo nuovo asse si è spostato su Cosenza. È nella provincia brutia la nuova cassaforte elettorale del Capitano. In Calabria sono 41673 i voti totali riportati, pari appunto al 5,79%. Entrando nei numeri però emerge che gran parte di questi voti sono stati ottenuti proprio in provincia di Cosenza. Stiamo parlando di 16848 consensi che sono pari a circa il 40% dei voti totali.
Segue poi la provincia di Catanzaro, feudo del deputato riconfermato Domenico Frugiuele, con 8334 pari al 20% e via via le altre province Reggio Calabria (16%), Vibo (17%), Crotone (7%). Un dato che avrà un suo peso negli equilibri interni del partito su cui si affaccia una nuova leadership che è quella di Simona Loizzo che, da capolista al proporzionale, grazie ad una rete solida di amministratori su tutto il territorio ha tirato una volata senza pari al suo partito.
Soprattutto se si considera l’implosione del Carroccio in Calabria che non è mai riuscito a trovare un suo assetto e le tante defezioni che si sono registrate nell’imminenza del voto. D’altronde i numeri sono numeri e Cosenza ha praticamente doppiato le altre province. Questo impone a Salvini un ragionamento anche nella formazione del nuovo Governo e in particolare sui posti di sottosegretariato. Loizzo, già capogruppo del partito alla Regione, crede nella possibilità di avere una delega anche se è alla sua prima in Parlamento. In questo senso la Calabria può vantare un illustre precedente con Jole Santelli nominata al suo esordio parlamentare sottosegretario alla Giustizia da Berlusconi. Parlando sempre di coincidenze, il ministro era quel Roberto Castelli che ha aperto una fronda contro Salvini. Molti dei passaggi sul Governo, quindi, passeranno anche dai nuovi equilibri leghisti e su chi sarà il futuro leader.