Mancuso pronto a passare al Gruppo misto con vista su Forza Italia, Molinaro flirta con FdI, anche Raso pronto a rompere. Ed è chiaro che il governatore non concederà nulla al Carroccio nel rimpasto. Intanto Talerico aderisce ufficialmente a Forza Italia ma critica subito la riforma Nordio
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Se dalle parti della giunta tutto sembra rimanere fermo, in quel del consiglio invece molto si muove e non sempre in una linea di coerenza. A breve in aula ci saranno diversi spostamenti. Alcuni sono già ufficiali, altri solo dei rumors. Partiamo dai primi.
L’avvocato Antonello Talerico ha rotto gli indugi e due giorni fa ha comunicato ufficialmente l’adesione al gruppo consiliare di Forza Italia. Una non notizia se vogliamo visto che l’avvocato aveva aderito da tempo al movimento di Berlusconi. Però Talerico lo ha fatto da par suo ovvero rompendo come sempre gli schemi. Così subito dopo essere passato nella casa Azzurra ha diffuso una nota che contesta l’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Una delle principali battaglie del partito di Tajani che proprio sulla riforma della giustizia cerca la sua cifra politicamente identitaria rispetto agli alleati del centrodestra al punto da scambiarla con premierato e autonomia differenziata. Ma Talerico è un eretico e più che la politica sono valse le ragioni del diritto e per lui l’abolizione dell’abuso d’ufficio è una sorta di liberi tutti.
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Per restare nel campo degli eretici, i rumors dicono che anche il presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso, è prossimo all’abbandono della Lega. Le indiscrezioni dicono che sta per aderire al Gruppo Misto, terra di passaggio per l’approdo sicuro verso Forza Italia. Si tratta in realtà di una non notizia, visto che dopo l’approvazione dell’autonomia differenziata e l’intervista a “Repubblica”, il percorso di Mancuso sembrava segnato.
Ma più in generale è nella Lega che si avvertono movimenti profondi. Ormai è chiaro che dal rimpasto di giunta il Carroccio non riceverà alcunché. Unica concessione il mantenimento delle presidenze di commissione di Katya Gentile e Giuseppe Mattiani che le avevano prese in quota Forza Italia e le manterranno. Per il resto niente. L’assessore Emma Staine verrà confermata nell’esecutivo, ma non si sa con quali deleghe. Basti pensare che mentre Occhiuto annunciava la rivoluzione del trasporto aereo tramite l’accordo con Ryanair, lei, che sui trasporti ha la delega, era a godersi il fresco di Lorica all’iniziativa dell’Anci. La cosa ovviamente sta creando non pochi mal di pancia nei leghisti calabresi.
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L’ultima novità, al momento semplice indiscrezione, è l’insoddisfazione di Pietro Raso, presidente della commissione Ambiente, che sarebbe in rotta con il deputato Domenico Furgiuele. Pare allora che anche lui sia prossimo all’addio per approdare nel gruppo misto che più misto non si può. Anche lui con lo sguardo proiettato verso Forza Italia.
Infine c’è Pietro Molinaro, leghista quasi per caso. Anche l'ex presidente regionale di Coldiretti sembra in procinto di abbandonare per trovare rifugio in Fratelli d’Italia, forte anche del suo rapporto con il Ministro Lollobrigida.
Insomma Roberto Occhiuto non ha dovuto fare molti sforzi per depotenziare la Lega, con cui Forza Italia è sempre più in rotta. La Lega calabrese, senza guida e senza leader, si è slegata da sola.