Anche la Lega sembra adesso prendere le distanze dal presidente della giunta regionale ff Nino Spirlì. Sulla pagina facebook del Carroccio un post è stato dedicato alla necessità delle riaperture per evitare il tracollo delle attività economiche già duramente provate dopo un anno di pandemia e in bella evidenza è stata inserita una foto che ritrae i governatori leghisti alla carica per raggiungere l’obiettivo. Manca però proprio Spirlì nonostante la sua trasferta romana effettuata proprio per chiedere al governo le riaperture. Anche in via Bellerio, insomma, non devono essere sfuggite le mille contraddizioni dello scrittore di Taurianova che prima ha voluto chiudere tutto e far diventare anzitempo la Calabria zona rossa per poi fare marcia indietro qualche giorno dopo nonostante l’aumento dei contagi.

I dubbi della Lega

Una nuova figura barbina dopo quella rimediata con l’ordinanza di chiusura delle scuole poi annullata dal Tar. Le possibilità di una sua candidatura alla prossime regionali, insomma, si allontana sempre di più. I ritardi nella campagna di vaccinazione, poi, sono sotto gli occhi di tutti con Cosenza che rischia di essere travolta dalla terza ondata del contagio da Covid 19.

E qualche dubbio comincia a serpeggiare anche sulla stessa permanenza di Spirlì all’interno del partito se non dovesse comunque arrivare un segnale che, ormai pare impossibile per le regionali, ma potrebbe esserci in vista delle politiche. La trasferta romana del presidente ff sarebbe servita anche a mettere le cose in chiaro da questo punto di vista.

Il partito si riorganizza

La Lega, insomma, oltre ad essere alle prese con la riorganizzazione voluta da Matteo Salvini dopo i risultati deludenti ottenuti alle comunali di Reggio e, complessivamente, alle ultime amministrative dove si è assistiti ad un tracollo del Carroccio, eccezion fatta proprio per il regno di Spirlì a Taurianova con la vittoria targata Roy Biasi, dovrà gestire anche la delicata fase della chiusura di una legislatura complicatissima.

Un momento di confusione nel quale si moltiplicano gli abbandoni verso le attraenti sponde di Fdi (tra gli altri anche quello dell’europarlamentare Vincenzo Sofo) che vola nei sondaggi e renderanno parecchio difficile il lavoro del neo coordinatore regionale Giacomo Saccomanno che presto dovrà approntare le liste per le elezioni di ottobre.