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“Abbiamo apprezzato i toni della tua posizione e intendiamo rassicurarti: non abbiamo cambiato posizione e visione dei problemi della sanità calabrese. Il nostro giudizio sulla gestione del Piano di rientro gestito da Scopelliti è fortemente negativo”. Lo dice la Cgil, in una nota, rispondendo al Consigliere regionale Carlo Guccione che non aveva apprezzato il suggerimento avanzato dai sindacati a Oliverio di rinunciare al ruolo di commissario della sanità.
“Sappiamo che la battaglia per risanare, cambiare e qualificare la sanità calabrese – prosegue la nota della Cgil – è aspra e irta di ostacoli. La diversità di valutazione sta nelle diverse idee di governance della gestione del Piano di rientro così come delineata dall'accordo sul Patto per la Salute. Sottrarre la sanità alla politica, distinguere le funzioni di indirizzo politico e gestione tecnica del Piano e degli indirizzi, e sinergia fra le due figure è la dimensione nuova sulla quale governare questa difficile fase di rientro. Altra cosa sarà dal punto di vista istituzionale quando saremo tornati in 'condizioni di normalità'. E su questo terreno auspichiamo dal nuovo presidente un impegno straordinario nell'interesse della salute dei cittadini calabresi. Aprire una pagina nuova e superare vecchie pratiche e questo riguarda tutti anche il sindacato”.
“Ora – prosegue il comunicato – qualche domanda all'onorevole e compagno Guccione: le deliberazioni impugnate dal Consiglio dei ministri e votate in maniera bipartisan dal Consiglio regionale sono un buon viatico di credibilità per cambiare la sanità in Calabria? Ora un'altra domanda, a proposito di coerenza: abbiamo notato la tua assenza dallo sciopero generale tenuto nei giorni scorsi. È la stessa persona che in campagna elettorale girava nei luoghi di lavoro per chiedere il consenso dei lavoratori promettendo di battersi per i loro diritti? Spiegaci la ragione di questa tua assenza e quale coerenza c'è tra il Guccione della campagna elettorale e quello di consigliere eletto nel non partecipare allo sciopero generale. Per caso non si vuol disturbare con queste scelte il sommo manovratore? Quindi stai tranquillo sulle nostre coerenze e sulle nostre battaglie per cambiare la sanità mettendo fuori la politica dalla gestione. Vorremmo essere rassicurati anche noi delle tue coerenze. Con rispetto e stima”.