La canzone di Pasquale Tridico? Rimmel di De Gregori. L’europarlamentare non la intona: si limita a citare l’incipit («E qualcosa rimane»). Il pianoforte di Perfidia suona, l’economista non canta e Antonella Grippo taglia corto: «Questi sono tempi morti». È uno dei passaggi politico-musicali del format andato in onda venerdì alle 21,30 su LaC Tv.

Vivissime, invece, le parole che Tridico dedica al futuro del M5S: sarà presente all’assemblea del 23 e 24 novembre non solo per assistere a quello che pare un divorzio conclamato tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo ma anche per partecipare e discutere soprattutto di temi economici: «C’è stata una grande partecipazione di popolo, ai lavori finali parteciperanno 3mila iscritti e abbiamo selezionato circa 22mila proposte».

Riguardo a (im)probabili proiezioni regionali nel suo impegno politico, Tridico smentisce senza tentennamenti: «Non c’è nulla di vero perché il mio impegno politico è qui a Bruxelles, ho un impegno con gli elettori per i prossimi anni e lo porterò a termine come ho fatto d’altra parte quando stavo in Inps. Fino a che sarò all’Europarlamento farò solo questo».

Siparietto velocissimo con Matilde Siracusano, parlamentare siciliana di Forza Italia e soprattutto (nel contesto calabrese) compagna del governatore Roberto Occhiuto: «Vabbè, lo dicono tutti… Comunque con lui vado sempre d’accordo». «Devo dire che il sentimento è reciproco», risponde Tridico. Possibili avversari, quasi alleati. Sul proscenio di Perfidia tutto è possibile.