L’ex parlamentare Pd: «Serve una presa di coscienza unitaria di tutte le forze politiche e delle istituzioni»
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«Serve una presa di coscienza unitaria di tutte le forze politiche e delle istituzioni affinché lo Stato aumenti la sua presenza e permetta alle realtà imprenditoriali sane di poter continuare a creare sviluppo e a sostenere l'occupazione». Lo ha detto Nicodemo Oliverio, responsabile dipartimento agricoltura della segreteria nazionale del Partito democratico, dopo l'ennesima intimidazione subita dall'imprenditore turistico Luigi Sauve a Marina di Sibari, nel Cosentino.
«E' il terzo attentato - ha spiegato Oliverio - alle strutture turistico-alberghiere di proprietà di Luigi Sauve, l'imprenditore romano che, con la sua famiglia e con impegno straordinario e grande professionalità, da anni ha investito alla Marina di Sibari, un luogo di inestimabile bellezza sulla costa jonica cosentina. E' il terzo grave atto intimidatorio che ha distrutto diversi locali del villaggio turistico "Minerva Resort Club».
Secondo l'ex deputato «la situazione in Marina di Sibari, luogo che ha ospitato Papa Francesco in occasione della sua storica visita in Calabria e da dove è partita la netta e dura condanna alla 'ndrangheta, si va facendo sempre più grave. Negli ultimi mesi non si contano gli atti intimidatori ai danni di strutture turistico-alberghiere. Serve una presa di coscienza unitaria di tutte le forze politiche e delle istituzioni affinché' lo Stato aumenti la sua presenza e permetta alle realta' imprenditoriali sane di poter continuare a creare sviluppo e a sostenere l'occupazione. All'ingegnere Luigi Sauve - ha aggiunto Oliverio - deve giungere il pieno sostegno delle istituzioni, con atti e decisioni concrete. Non si può far finta di nulla. Occorre una forte mobilitazione nazionale al fine di richiamare l'attenzione del governo. Occorrono misure di controllo del territorio e di sostegno diretto alle imprese colpite».
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