L'ex ministro, ospite di Antonella Grippo, rivendica il lavoro fatto per finanziare le opere pubbliche nel Mezzogiorno, tra cui il primo lotto dell'alta velocità Salerno-Reggio Calabria: «I soldi però ora sono stati dirottati altrove»
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«Nordio nel dibattito sulla liberazione di Almasri ha sbagliato perché ha difeso se stesso e il libico con motivazioni giuridiche spesso poco comprensibili. Più istituzionale è stato l'intervento di Piantedosi che ha detto chiaramente di aver rimandato indietro Almasri perché non voleva che girasse libero per l'Italia. Più di tutti, però, ha sbagliato Giorgia Meloni perché se la questione è la sicurezza nazionale doveva essere la premier a spiegarlo in aula». Come sempre non usa mezzi termini la deputata del Pd Paola De Micheli durante l'intervista con Antonella Grippo a Perfidia dagli studi di ViaCondotti21 a Roma (rivedi qui la puntata).
L'ex ministro alle Infrastrutture dice che la sterzata di Nordio poi verso la riforma della giustizia era assolutamente fuori tema. Nel merito De Micheli ha detto che una riforma del sistema della magistratura è necessaria ma questo Governo ha sbagliato due volte. La prima perché ha blindato la riforma impedendo ogni emendamento sia alla maggioranza sia all'opposizione; la seconda perché non ha coinvolto i soggetti che poi quella riforma dovranno vivere sulla propria pelle. Da qui poi la distorsione del dibattito politico con un centrosinistra che si è trovato a difendere le Procure. Naturalmente De Micheli ha aggiunto che fare politica per via giudiziaria è qualcosa di assolutamente sbagliato che però purtroppo è in uso ad entrambe le parti politiche oggi in Italia.
Ma non poteva mancare una riflessione sulle infrastrutture, visto il ruolo ricoperto dall'esponente del Pd nel Conte II. De Micheli ha rivendicato di aver riavviato opere pubbliche per 35 miliardi e avviato molte altre grazie al Pnrr. «Abbiamo fatto una rivoluzione copernicana del sistema, imponendo che il 51% delle opere pubbliche dovevano essere destinate al Sud perché l'Italia può tornare ad essere competitiva solo se riconquista l'egemonia sul mar Mediterraneo».
Da qui il finanziamento del primo lotto dell'alta velocità Salerno-Reggio Calabria con il Pnrr e la previsione della progettazione degli altri due lotti con il fondo complementare. I soldi però sono stati dirottati altrove dall'attuale Governo, con ogni probabilità verso il Ponte sullo Stretto. De Micheli non si definisce contraria a priori all'opera, ma sottolinea come il progetto sia vecchio di 22 anni, che c'è una relazione stilata durante il suo mandato in cui sono previste una serie di accorgimenti per rendere più compatibile sotto il punto di vista ambientale e che vorrebbe che venisse realizzata come un'opera pubblica ordinaria, senza società di mezzo che macinano soldi.
L'ultimo passaggio è stato sul partito e la segreteria Schlein. Non tutto è condivisibile secondo De Micheli, ma è un fatto che il Pd si è rafforzato alle ultime Europee riprendendo a parlare con un pezzo dell'elettorato che era deluso. Il problema adesso è come costruire la coalizione ed imporre l'agenda politica al centrosinistra da parte dei dem.