I giudici amministrativi non hanno concesso la sospensiva sull’indizione dei comizi elettorali dopo i reclami presentati dagli Enti e dai Comitati per il No alla fusione
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Poco più di tre settimane intense di campagna elettorale perché il primo dicembre si terrà il referendum sulla città unica Cosenza Rende Castrolibero. Il Tar di Catanzaro non ha concesso la sospensiva circa l’indizione dei comizi elettorali a margine dei ricorsi presentati dagli Enti e dai Comitati per il No alla fusione.
Lecito aspettarsi a questo punto che il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco e gli “indipendentisti” rendesi guidati da Sandro Principe e Mimmo Talarico salgano sulle barricate spingendo gli elettori a schierarsi contro la legge di fusione. Dal primo momento, infatti, non solo hanno palesato un’opposizione convinta al metodo, ma hanno ribadito a più riprese che avrebbero votato no in caso di consultazione popolare. Sponda Cosenza, c’è curiosità per la posizione ufficiale del primo cittadino Franz Caruso. Di recente, proprio al nostro network, aveva ammesso un voto favorevole ad urne aperte.
I ricorsi presentati contro la città unica Cosenza Rende Castrolibero
L’udienza di mercoledì mattina è durata circa 50 minuti. I giudici hanno consentito agli avvocati di discutere congiuntamente le quattro istanze, tuttavia non unificandole. Il Comune di Luzzi ha proposto un atto di intervento ad adiuvandum rispetto al ricorso di Palazzo dei Bruzi, mentre i legali della Regione e quello dei consiglieri firmatari della proposta di legge hanno ribattuto alle eccezioni evidenziate negli atti.
Franz Caruso e la sua giunta hanno conferito incarico agli avvocati Angelo Piazza e Renato Rolli al fine di inoltrare ricorso avverso la legge regionale “Omnibus” che ha autorizzato il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto ad indire il referendum consultivo per la città unica Cosenza Rende Castrolibero. Il 4 ottobre è stato approvato lo schema di convenzione con i professionisti incaricati: 10mila euro in totale.
A Rende il Comitato popolare per il “no”, con a capo Sandro Principe e Mimmo Talarico, ha dato mandato di difendere l’autonomia dei municipi ad Alfredo Gualtieri, del Foro di Catanzaro e Presidente della Camera Amministrativa Distrettuale, e a Fabio Liparoti, del Foro di Cosenza e segretario della Federazione Riformista.
A Castrolibero il sindaco Orlandino Greco e la sua squadra di governo hanno dato incarico legale congiunto agli avvocati Gianluca Maria Esposito e Alfonso Celotto. Il Comune ritiene che la legge omnibus che nell’estate del 2023 ha levato l’atto di impulso ai consigli comunali per l’indizione del referendum, violi i principi di autonomia locale. Non solo, perché è del parere che quella legge approvata in Regione violi anche i principi di sovranità popolare. Costo totale 34mila euro.
Il ricorso “Comitato Cosenza per il No alla Fusione – Per una Città Policentrica” era patrocinato dall’avvocato Rossella Barberio. A rappresentare la Regione l’avvocatura della Cittadella tramite Paolo Falduto, Nicola Greco ed Enrico Francesco Ventrice, mentre i consiglieri di centrodestra firmatari della proposta di legge e il comitato Nuova Cosenza erano difesi dagli avvocati Oreste ed Achille Morcavallo.