Oggi si conclude il sondaggio che aveva interrogato i nostri lettori su un presunto danno d’immagine alla Calabria derivante dalle inchieste di Nicola Gratteri sulla Regione e sul Presidente della Giunta Mario Oliverio. Coloro che hanno ritenuto di rispondere alle nostre domande hanno indicato una posizione netta, quasi il 90% si dice convinto che dall’inchiesta in corso non vi sia nessun danno d’immagine per la nostra regione. Qualcuno, maldestramente o in buona fede, aveva avuto da ridire su tale sondaggio che aveva interpretato come una sorta di gradimento o meno sull’operato del magistrato che conduce l’inchiesta. Niente di più sbagliato. E, comunque, non era questo il nostro intento. Il sondaggio semmai era indirizzato al merito del dibattito che si era sviluppato nell’aula del Consiglio regionale all’indomani dell’inchiesta e alle prese di posizione dello stesso governatore Oliverio. Il capogruppo del Pd in consiglio regionale, infatti, si era spinto al punto di profetizzare un danno per l’immagine della nostra regione. Mai una tale posizione avrebbe potuto essere più infelice. E per quello che conta, le migliaia di calabresi che hanno risposto, hanno dato una indicazione netta sul punto. Un dato sul quale il capogruppo Pd dovrebbe fermarsi a riflettere.

 

Nel prossimo sondaggio restiamo sul tema della politica. Un nuovo teatro di scontro, infatti, si è aperto in Regione e ha come protagonista ancora una volta il presidente della Regione e il ministro della Salute Giulia Grillo. Il governo ha nominato il nuovo commissario per il rientro del debito sanitario e con lui il sub commissario. Saverio Cotticelli, ex generale dei carabinieri, e Thomas Schael. Un insediamento che sembrava all’insegna del bon ton, e che lasciava presagire un clima di collaborazione tra istituzioni, fino a quando il Ministro, non ha chiesto al Presidente Oliverio di condividere la nomina dei direttori generali delle Asp con il commissario per la sanità. Sul punto, infatti, è scoppiata la bagarre. Oliverio trincerandosi dietro le sue presunte prerogative ha proceduto alla nomina dei direttori generali senza nessuna consultazione con il commissario. Un atto di guerra. Almeno così l’ha definito il Ministro della Salute. La sanità, dunque, ridiventa, questa volta nell’epoca post Scura, nuovamente terreno di scontro politico. Nel prossimo sondaggio chiediamo ai calabresi di pronunciarsi sullo scontro e, precisamente, se ritengono che abbia ragione il Ministro Grillo oppure il Presidente Oliverio. Buon voto a tutti.

 

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Pasquale Motta