Marcello Minenna riprende il suo posto nella giunta della Regione Calabria, dopo l'improvviso stop imposto dall'inchiesta della Procura di Forlì che lo aveva costretto agli arresti domiciliari per una ipotesi di reato di corruzione quando ricopriva l'incarico di direttore generale dell'Agenzia delle Dogane. Lo scorso luglio il Tribunale del Riesame ha annullato la misura cautelare nei suoi confronti.

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Oggi il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, conferma la fiducia e nei fatti firma il suo rientro in giunta. Il decreto pubblicato in giornata prevede una parziale rimodulazione delle deleghe. In precedenza, a Minenna era stata attribuita competenza sull'Ambiente, sulle Partecipate e sulla Programmazione Unitaria. Quest'ultima transita invece nelle mani della vicepresidente, Giusi Princi, che quindi gestirà Istruzione, Alta Formazione e Pari Opportunità, Edilizia Scolastica ed Impiantistica sportiva, Azioni di Sviluppo per l’area dello Stretto e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, Programmazione unitaria, cultura, Politiche giovanili e dello sport. Mentre a Marcello Minenna sono state attribuite le deleghe in materia di Economia e Finanze.

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Il presidente della Regione ha, invece, trattenuto per sé le deleghe sui rapporti con l'Unione Europea, la Zes, tutela della salute e politiche sociosanitarie e socio-assistenziali, indirizzi sugli enti strumentali e fondazioni, Infrastrutture e Lavori pubblici, Turismo e Marketing territoriale, Urbanistica, Protezione civile, Ambiente e tutela del territorio, Programmazione, pianificazione e
gestione del ciclo integrato dei rifiuti e delle risorse idriche, coordinamento strategico e razionalizzazione delle società partecipate, verifica attuazione progetti strategici del governo regionale.