"Pare che il Renzismo più sfegatato ed estremo abbia completamente incantato il Circolo PD di Montepaone. Strano, effettivamente, vista la storica propensione del locale circolo alla più canonica ed ortodossa visione Bersaniana della sinistra italiana. Ma si sa, si cambia, ci si adatta, gli equilibri politici si evolvono e si trasformano, fino a tramutarsi nella più scontata delle dinamiche, ovvero, il classico "attaccamento alla poltrona". Infatti, il promettente segretario PD di Montepaone, dopo la trionfante performance elettorale, si è guadagnato di diritto la tanto agognata cattedra di Vicesindaco. Fin qui, nulla di strano, se non fosse, per la oramai rodata pratica di imitare le linee guida nazionali, che sta letteralmente sommergendo il PD di somma ipocrisia. Sin dalle prime luci della campagna elettorale era stata pronunciata a gran voce, quasi come fosse scontato, quasi come se si volesse dimostrare la propria maturità politica, che il Segretario del Circolo Giuseppe Tuccio, una volta ottenuto l'incarico amministrativo, avrebbe naturlamente rinunciato alla sua rilevante carica nel PD Montepaonese, nient'affatto. E qui torniamo al Renzismo senza scrupoli, o meglio, all'imitazione del lato oscuro del Renzismo. Dunque risulta giusto ricordare al vicesindaco gli impegni da lui presi all'alba di questa nuova rotta politica, vista la sua reiterata, o meglio voluta, caparbietà nel rinunciare al doppio binario di gestione. Di fatto, ad amministrare Montepaone è una lista civica e non il Partito Democratico, il quale ben potrebbe, con altra guida, assurgere al suo naturale ruolo di vigilanza politica sul territorio, invece di essere schiavizzato da un indecoroso nodo di ambizione: Certamente il segretario PD comunale ha dimenticato la gravità di tale condizione, ma non per colpa sua, almeno cosi si vuole credere, ma perchè distratto dal gravoso compito di dare parola ad ogni dichiarazione altrui. Stiamo parlando con un vero e proprio Cyrano de Bergerac della politica Montepaonese, che nel buio suggerisce sussurri d 'amore ad un prope cavaliere, che altrimenti preferirebbe parlare alla sua amata cittadinanza esclusivamente attraverso un computer.
Si augura al PD Montepaonese di riprendere la propria identità e, al prode cavaliere, di uscire da questo vortice di menzogne e far sentire, almeno ogni tanto, la propria voce".