Il senatore Alfieri: «Speriamo che sia coerente». Irto lo invita a firmare i referendum mentre Bevacqua chiede che la proposta delle minoranze venga discussa subito in aula
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È una sfida aperta quella che il Pd regionale lancia da Lamezia Terme al presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto. Lo fa nel corso di una conferenza stampa in cui ha illustrato la proposta di referendum abrogativo della legge sull'autonomia differenziata. Insieme al segretario regionale Nicola Irto, al capogruppo in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua e gli altri consiglieri del gruppo (Mammoliti, Iacucci e Alecci), il senatore e responsabile nazionale riforme del Pd, Alessandro Alfieri.
La legge sull’autonomia differenziata «è una riforma che spacca il Paese e crea anche 20 sistemi diversi quanti sono le regioni, determinando una grande confusione per imprese e famiglie», dice il senatore Alfieri. «Noi sappiamo benissimo - ha continuato Alfieri - che è difficile quando si fa parte di una maggioranza di governo nazionale prendere scelte differenti, però se uno ha davvero a cuore il proprio territorio, la propria comunità, a volte può anche strappare e speriamo che Occhiuto sia coerente con le parole che ha detto e scelga non la parte politica e la tenuta della maggioranza a livello nazionale, ma le esigenze del suo territorio. Questa autonomia differenziata, così com'è fatta da Calderoli, non ha in mente di affrontare il tema dell’autonomia differenziata ma di spostare più quote di soldi di compartecipazione finanziaria al Nord, creando divisioni nel Paese. Questo è il punto centrale su cui Occhiuto, deve darci delle risposte. Si può fare la battaglia con noi - ha concluso il parlamentare dem - noi siamo disponibili, non ci interessa farla di parte, ci interessa mettere al centro gli interessi del territorio e dell'Italia»
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«Noi vogliamo dire no all'autonomia differenziata, l'abbiamo fatto in Parlamento, l'abbiamo fatto in giro per il Paese nei mesi scorsi, adesso che questa sciagurata legge è stata approvata, noi inizieremo una grande campagna per la raccolta delle firme, ma soprattutto stiamo anche stimolando i Consigli regionali a impugnare l'autonomia differenziata», ha detto invece il senatore Nicola Irto. «Lo stiamo facendo in tutta Italia - ha aggiunto Irto - e lo faremo anche in Calabria, dove c'è una particolarità, perché in Calabria il Pd e il centrosinistra presenteranno la proposta di impugnativa sull'autonomia differenziata da parte del Consiglio regionale. In questo caso sfidiamo Occhiuto che si è detto prima a favore, ha fatto una piroetta e adesso dice che è contrario. Ora l'occasione per gettare la maschera, sostenere e approvare la mozione del Pd e quindi impugnare la legge sull'autonoma differenziata che, come è noto e come dicono tutti gli studi fatti spaccherà l'Italia, dividendo il Mezzogiorno dal resto del Paese. E per la Calabria sarà una botta micidiale. Tutto questo è inaccettabile, per noi serve l'unità dell'Italia. Serve un Paese in cui il Sud sia una risorsa e non un qualcosa da mollare e abbandonare».
Su questo il presidente Occhiuto per il momento sembra prendere tempo. Il testo sottoscritto dai capigruppo di minoranza verrà calendarizzato in commissione Affari istituzionali non prima del termine della prossima settimana. Nei prossimi giorni, infatti, la presidente dell’organismo, Luciana De Francesco, si confronterà con il presidente del Consiglio, Filippo Mancuso, e con gli altri capigruppo per concordare una data utile all’esame della proposta legislativa.
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«Noi - ha detto sul punto il capogruppo Bevacqua - chiederemo di non arrivare in Commissione per la discussione della proposta che va portata direttamente in Consiglio. Nel prossimo Consiglio, che dovrà essere a fine mese, vediamo come reagirà la maggioranza e lo chiederemo direttamente al presidente della Giunta regionale Occhiuto che una volta per sempre deve smetterla con questo teatrino della grande comunicazione. Lui deve fare una sola cosa - ha sostenuto il capogruppo dem alla Regione - e cioè venire in Consiglio, mettere nero su bianco la sua posizione dire che cosa vuole fare e magari attivarsi come noi per la raccolta delle firme»