I capigruppo a Palazzo Campanella e il presidente Mancuso commentano la presentazione avvenuta oggi a Lamezia e a Irto dicono: «Non ricorda la fallimentare legislatura che l’ha visto governare la regione per 5 anni»
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«Il Pd calabrese insiste nella protesta tout court, anziché confrontarsi, nelle sedi istituzionali, sul merito delle proposte del centrodestra utili a rendere la Calabria moderna e attrattiva, come è stato fatto, in due anni di legislatura, approvando molte leggi importanti e persino tante riforme di sistema attese da decenni». Così i capigruppo di centrodestra in Consiglio regionale (Michele Comito - Fi, Giuseppe Neri - Fdi, Giuseppe Gelardi - Lega, Giacomo Crinò - Forza Azzurri, Giuseppe Graziano - Udc, Giuseppe De Nisi -Coraggio Italia) e il presidente Filippo Mancuso sul “Libro bianco” presentato oggi dal Pd a Lamezia Terme.
L’incontro | Il Pd calabrese riparte dal Libro bianco per promuovere un confronto anti-Occhiuto sui territori
«I “Libri bianchi” (specie quelli della Commissione europea) – scrivono i consiglieri – sono documenti finalizzati ad aprire una discussione su proposte organiche e puntuali, mentre quello del Pd calabrese, privo della benché minima proposta, è la sintesi delle occasioni mancate dal Pd per stare dalla parte dei calabresi. Se questa posizione immobilista del Pd sia dovuta all’incapacità di adeguarsi alle grandi trasformazioni in atto in Italia e nel mondo o all’esigenza di radicalizzare la protesta per competere con i 5 Stelle, non è chiaro. Fatto è che anche con questo “Libro bianco” si avverte la perdita di visione riformista di un partito in preda a pulsioni giacobine».
«All’on. Irto, per il quale “la Calabria sta vivendo il momento più buio della sua storia” – concludono –, suggeriamo una rinfrescata di memoria, perché è evidente che non ricorda la fallimentare legislatura che l’ha visto governare la Calabria per 5 anni».