Arriva in Calabria, a Cosenza, per “mettere in guardia” dai pericoli dell’Autonomia differenziata. Da piazza Kennedy, il capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera dei deputati Francesco Silvestri, assieme a una rappresentanza di parlamentari pentastellati, ha incontrato attivisti e cittadini per spiegare le ragioni del no alla riforma Calderoli. «Purtroppo si parla ancora di autonomia differenziata e siamo qui per difendere i cittadini calabresi da questo progetto scellerato del Governo di destra», ha detto ai giornalisti.

Un progetto, ha proseguito Silvestri, che a queste latitudini porterà «il doppio dei problemi che ci sono già adesso». A cominciare dalla Sanità. «Vogliamo parlare con la cittadinanza per avvertirli dei pericoli», ha aggiunto il capogruppo 5 stelle alla Camera, sottolineando che il Movimento è intenzionato a portare avanti la battaglia in Parlamento.

A margine c’è spazio anche per qualche dichiarazione in vista delle prossime elezioni. Sollecitato da una domanda a proposito di campo largo, Silvestri butta la palla nell’altra metà del rettangolo di gioco: «Quello tra Renzi e Meloni in Basilicata? Sono contento che si stiano ricongiungendo. Ho sempre detto che Calenda e Renzi sono adatti alle politiche di destra. In bocca al lupo a loro».

Incalzato, risponde poi sul “matrimonio” con il Pd: «Non c’è nessun matrimonio, c’è un dialogo sempre aperto, anche con Alleanza Verdi Sinistra per fare un programma insieme e vedere se riusciamo a essere alternativa credibile per questo Paese».

L’ultimo commento è alla vicenda che vede protagonista la ministra Daniela Santanchè, indagata per truffa ai danni dell’Inps per il caso Visibilia: «Non ci stupisce, tanto è vero che avevamo già presentato mozione di sfiducia. Adesso chiederemo la calendarizzazione, vedremo se la destra avrà il coraggio di difendere nuovamente un ministro che doveva dimettersi già molti mesi fa».