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Non ci stanno i sindaci vibonesi messi nel mirino a subire gli strali del consigliere regionale Wanda Ferro, che ha bollato come «finanziamenti ad orologeria» quelli annunciati recentemente dal presidente Mario Oliverio per intervenire sul sistema della depurazione e della rete fognaria. La rappresentante di Fratelli d’Italia, candidata alle elezioni del 4 marzo, ha picchiato duro, insinuando che da parte della Regione ci sia stato un approccio strumentale alla questione.
Parole rispedite al mittente dai sindaci di Acquaro, Dasà, Arena, Gerocarne, Serra e Fabrizia, che hanno risposto per le rime. «Senza tralasciare la gravità delle parole pronunciate - scrivono i sindaci in una nota -, i fatti concreti, ma soprattutto gli atti amministrativi, sono la prova inconfutabile del goffo tentativo del Consigliere regionale Wanda Ferro di manipolare la realtà per portare a segno un’azione di discredito, alimentata dalla distorsione dei fatti, che induce la stessa ad un errore sia di metodo che di merito. Soffermandoci su quest’ultimo aspetto, andrebbe rilevato che chi è causa del problema, nel caso di specie il centrodestra calabrese, non può essere la soluzione».
In altre parole, i sindaci rimarcano la mancanza di risultati da parte di chi ha governato la Regione prima del centrosinistra, puntando il dito contro la compagine di cui fa parte Ferro.
«Il consigliere regionale - proseguono - farebbe bene a ricordare che, sul tema, sino al recente passato, abbiamo assistito ad una programmazione, usando un eufemismo, priva di progetti organici, che nelle migliori delle ipotesi si è limitata soltanto a tamponare i problemi. Al contrario, da parte della giunta Oliverio arriva un messaggio di forte discontinuità rispetto al recente passato. Per questo non possiamo astenerci dal manifestare apprezzamento per le decisioni assunte dalla Giunta regionale e dal certosino lavoro portato avanti dal deputato Bruno Censore e dal Consigliere regionale Michele Mirabello. Per quanto ci riguarda, dalla nostra postazione istituzionale lavoreremo per far sì che il percorso tracciato dalla Giunta regionale trovi attuazione, nella consapevolezza che la Calabria abbia solamente bisogno di scelte politico amministrative che diano sostegno alle economie del territorio, che incentivino lo sviluppo, che siano rivolte alla tutela dell’ambiente e della natura. Insomma - concludono - la logica parolaia non ci appartiene, lasciamo ad altri il famigerato rituale che fa della linea accusatoria e dell’inconcludenza politica il proprio vessillo».