«La decisione del Tribunale del riesame di confermare l'obbligo di dimora per il presidente Oliverio apre un nuovo e pesante scenario nella vita politica e amministrativa della Regione». Lo sostengono, in una nota, i gruppi di minoranza in consiglio: Forza Italia, Casa della Libertà e Fratelli d'Italia-Misto. «L'impossibilità fisica del capo dell'Esecutivo di esercitare il suo ruolo di rappresentanza e di guidare in prima persona i processi decisionali, non sappiamo per quanto tempo – scrivono i rappresentanti del centrodestra - getta la Regione in uno stato di assoluta paralisi che la Calabria non può permettersi. A ciò si aggiunge l'inesorabile caduta di immagine che la regione registra a livello nazionale, anche in relazione al nuovo capo di accusa ipotizzato dal pool investigativo. Le posizioni personali di chi è al potere si intrecciano inevitabilmente con i destini delle istituzioni».

 

«É per tale motivo - sostengono ancora i membri gruppi di minoranza - che, pur mantenendo una posizione assolutamente garantista e nel contempo rispettosa del lavoro della magistratura, chiediamo al presidente Oliverio un atto di rispetto verso la Calabria allo scopo di evitare una lunga agonia politico-istituzionale che potrebbe avere effetti devastanti per il futuro. Separare i propri destini personali, e comprendiamo l'ansia del presidente Oliverio di dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati, da quelli dell'Istituzione che si rappresenta, appare una via obbligata per restituire fiducia ad un'opinione pubblica stordita e disorientata. Nessuno – concludono- può imporre decisioni al presidente Oliverio, ma riteniamo che egli e la sua maggioranza debbano compiere una riflessione seria e assumere determinazioni conseguenti nell'interesse esclusivo della Calabria».