I ritardi della Corte d’Appello nella proclamazione degli eletti fa ipotizzare altri colpi di scena. Si fa sempre più insistente la voce di un terzo seggio per Forza Azzurri a discapito della Lega. Occhiuto attento agli equilibri territoriali
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Più passano i giorni e più aumentano i dubbi sulla definitiva assegnazione dei seggi nel nuovo Consiglio regionale venuto fuori dal voto del 3 e 4 ottobre scorsi. Ed è chiaro che anche le scelte del presidente Roberto Occhiuto siano legati alla suddivisione dei seggi. Perché col passare dei giorni alle voci di un possibile terzo seggio per il Movimento 5 stelle a discapito del Polo civico di Luigi de Magistris, si sono unite anche quelle che vorrebbero la Lega a forte rischio penalizzazione. È ormai opinione diffusa che la seconda lista di Forza Italia, e quindi Forza Azzurri, possa aspirare di ottenere un terzo seggio. Il riconteggio delle schede in atto potrebbe infatti certificare una clamorosa rimonta nei confronti del Carroccio che, distanziato di qualche centinaio di voti, potrebbe perdere un seggio, trasformando l’elezione regionale in una debacle.
In ogni caso il rincorrersi dei “si dice” dovrebbe concludersi all’inizio della settimana entrante, quando la Corte d’Appello finalmente procederà alla proclamazione del presidente e degli eletti. Da lì in poi, secondo alcuni, si procederà a grandi falcate verso il primo Consiglio regionale benché da Statuto la prima adunanza va svolta non oltre il primo giorno non festivo della terza settimana successiva alla proclamazione degli eletti, su convocazione del Presidente del Consiglio uscente. Infatti i più ottimisti ipotizzano subito dopo del ponte di Ognissanti la convocazione dell’assemblea regionale che spetterà a Giovanni Arruzzolo.
L'esecutivo è un rebus territoriale
Intanto però Roberto Occhiuto ha cominciato a muovere i primi passi da presidente, dando conto di tutta una serie di appuntamenti da Roma a Milano, incontrando ministri e pari grado regionali alla ricerca di figure che possano contribuire a fare della Calabria, la regione che nessuno si aspetta.
Di certo c’è che il compito di Roberto Occhiuto, alle prese con la formazione della giunta che lo accompagnerà nei prossimi cinque anni, non è dei più semplici. Intanto perché vanno fatti i conti definitivi con la Corte d’Appello di Catanzaro, e poi perché questa volta gli equilibri territoriali potrebbero avere più peso delle scelte politiche. Senza dimenticare che i partiti non saranno così felici di contare troppi esterni nell’esecutivo. Ed in questo senso c’è da ricordare che rimane in piedi l’ipotesi di una personalità esterna di Coraggio Italia a cui andrebbe un assessorato rosa. Dall’insieme di tutti queste circostanze deriva anche un’altra certezza: Occhiuto non potrà accontentare tutti.
Ultimo sarà il primo?
Dal nodo della vicepresidenza della giunta potrebbero dipendere anche le altre scelte. Se la Lega rinuncerà al ticket, voci sempre più consistenti vogliono Capitano Ultimo Sergio De Caprio in posizione di vice di Occhiuto, in quota Fratelli d’Italia. Soluzione che rispetterebbe il diktat del presidente rispetto all’attribuzione delle deleghe che, ha detto Occhiuto, non saranno confermate per eventuali assessori uscenti e manterrebbe quell’equilibrio di rappresentanza territoriale da cui dipenderanno anche altre scelte. In tal modo verrebbe superata anche l’ipotesi Fausto Orsomarso (cosentino come il presidente) ritenuto capace di reinventarsi con deleghe diverse da quelle del lavoro che ha avuto nella legislatura appena trascorsa. In più accontenterebbe lo stesso presidente che non vuole un politico in quella posizione e, come detto, toglierebbe dall’imbarazzo Spirlì anche la Lega.
Il nodo della presidenza del Consiglio
Con questa soluzione la presidenza del Consiglio potrebbe andare alla Lega che avrebbe in Filippo Mancuso, alla seconda legislatura, il candidato numero uno. Anche in questo caso, verrebbero salvaguardati gli equilibri territoriali, con la presidenza dell’assemblea che torna all’area centrale della Calabria. L’ipotesi – che supererebbe anche l’idea di Gianluca Gallo alla guida dell’Astronave - secondo i più informati può rimanere in piedi, ma ci si chiede se Forza Italia, a cui è stata affidata la presidenza nella scorsa legislatura, con i numeri che si è ritrovata, sia comunque disposta a cederla. Il discorso coinvolge anche le diverse anime degli azzurri. Giovanni Arruzzolo, presidente uscente ed espressione della “corrente” del deputato Francesco Cannizzaro, è il più votato della Circoscrizione sud, ed è l’unico eletto dell’area di riferimento del deputato reggino che, inoltre, potrebbe perdere l’opportunità della riconferma in giunta di Domenica Catalfamo per il principio stabilito da Occhiuto sulla non conferma delle deleghe pregresse. Ecco perché in molti, anche agitando il vessillo della territorialità, puntano forte su Arruzzolo. Dunque, per Cannizzaro, delle due proposte solo una, potrà essere accolta.
Ragionamenti politici che rimangono comunque ipotesi, più o meno consistenti, tenendo conto del fatto che allo stato attuale nel nascituro esecutivo non dovrebbero far parte Forza Azzurri, che al momento non ha avanzato alcuna pretesa (anche in attesa di capire se scatterà il terzo seggio) e l’Unione di centro che vorrebbe contribuire alla causa. In tal senso le richieste avanzate da Giuseppe Graziano che si è proposto per occupare una casella della giunta, andrebbero considerate come un modo per ottenere qualche posto di sottogoverno.