Il capogruppo dem in Consiglio regionale torna sulla concessione di nuove licenze Ncc da parte della Regione: «Norma approvata con il nostro voto contrario e un parere critico dell’Ufficio legislativo. Avrebbero fatto meglio ad ascoltarci»
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«Tutto quello che avevamo denunciato in Consiglio regionale in ordine alla legge che assegna a Ferrovie della Calabria il servizio Ncc (Noleggio con conducente) fino a un massimo di duecento licenze, si sta puntualmente verificando».
Ad affermarlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua che in aula aveva duramente criticato la proposta di legge del centrodestra, evidenziandone le evidenti criticità che avrebbero creato disparità nel mercato già difficile della Calabria. Una legge che, adesso, sarebbe prossima ad essere impugnata dal governo nazionale, almeno stando a quanto annunciato dallo stesso governatore Roberto Occhiuto sui suoi profili social.
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«Dopo avere difeso la legge a spada tratta e senza accogliere nessun rilievo critico – spiega ancora Bevacqua – adesso è lo stesso presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto ad annunciare la volontà del governo nazionale di impugnare la legge approvata dal Consiglio, nonostante il nostro voto contrario e un parere dell’Ufficio legislativo di palazzo Campanella molto critico. Ancora una volta, dunque, il governo regionale avrebbe fatto meglio ad ascoltarci accettando il confronto, invece di volere arrivare, con la solita prova di forza, all’approvazione di una legge che adesso dovrà essere modificata, così come avvenuto in altre occasioni».
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«Ma la preoccupazione – afferma ancora il capogruppo dem – è che Occhiuto non sembra volersi fermare a riflettere neanche davanti ad un’impugnativa del governo. “Mi inventerò qualche altra cosa” ha detto, invece, di prendere atto del problema e di ripartire da zero con un confronto a tutto campo con tutti i soggetti interessati. Così come sembra davvero assurdo che il governatore annunci un nuovo atto di forza sulla riforma dei Consorzi di bonifica sulla quale vorrebbe mettere la fiducia, ignorando le proposte formulate dall’opposizione e dagli stessi rappresentanti dei Consorzi. Continuando così la Calabria non riuscirà mai ad avere quelle riforme che si aspetta frutto di un confronto magari serrato, ma indispensabile per arrivare alla sintesi migliore».
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«Vorremmo ricordare che il confronto democratico costituisce la base per rafforzare e consolidare il tessuto socio economico di ogni Paese e in ogni Regione, figuriamoci in Calabria», conclude Mimmo Bevacqua.