Dopo la pandemia l’Italia si trova ad affrontare la grave emergenza della guerra. La crisi ucraina potrebbe avere conseguenze dirette sulla politica e l’economia del Paese. Il vicepresidente della Camera Ettore Rosato ne ha discusso col direttore editoriale de LaC Alessandro Russo in Piazza Parlamento.

Secondo il presidente di Italia Viva l’emergenza energetica, però, ha ragioni precedenti al conflitto: «Sull’energia l’Italia è impreparata colpevolmente perché abbiamo fatto una serie di provvedimenti per motivi demagogici. Penso al blocco delle trivelle. Questo ha significato tantissimi metri cubi di gas che abbiamo dovuto importare da altrove». Rosato individua nel «nucleare pulito» una soluzione.

«Il prezzo del gas che è raddoppiato mette in difficoltà le produzioni di industrie energivore» e poi c’è la questione dei rincari delle materie prime come il grano ed il mais perché anche in questo caso siamo dipendenti da Russia e Ucraina. «L’Ucraina è un granaio dell’Europa per cui questa situazione avrà delle ripercussioni importanti sulla nostra economia» soprattutto per quanto riguarda i nostri allevamenti che si basano su mangimi provenienti da quei territori. È necessario, quindi, «rivalutare l’agricoltura e accorciare le filiere nelle industrie».

Rosato ha poi elencato, tra i meriti del leader del suo partito, l’aver portato Draghi al Governo: «Renzi non sarà campione di simpatia ma le scelte più difficili che ha assunto hanno condizionato in positivo la vita del Paese». E sul nuovo centro: «Noi dobbiamo mettere l’Italia al centro non costruire il partito – ha concluso - Se si mette al centro il Paese si può fare un progetto politico che sia alternativo a Meloni-Salvini da una parte e Conte-D’Alema dall’altra».

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