Il deputato pentastellato: «La proposta è stata quella di variare una regola non per il futuro ma per il passato. Tutto questo è contrario ai principi costituzionali e di legalità»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
«Assegnare una regola diversa e stravolgere i principi che regolano lo Stato di diritto è davvero qualcosa di obbrobrioso». Lo ha affermato il deputato Federico Cafiero De Raho (M5s), parlando con i giornalisti a margine di un'iniziativa politica a Catanzaro, con riferimento all'intenzione del centrodestra di cambiare, in Giunta delle elezioni alla Camera, i criteri per la valutazione di validità o nullità dei voti alle ultime elezioni politiche.
Tappa in Calabria | Alleanza Pd-M5s, Fico cauto: «C’è da lavorare». E bolla il Ponte sullo Stretto come «spot di Salvini»
«Le regole – ha esordito De Raho - sono la base della nostra democrazia e sono i valori che la nostra Costituzione ha posto alla base del Paese. Quando vengono stravolte le regole la reazione dev'essere molto forte. Nell'ambito della Giunta delle elezioni è stato proposto di cambiare una regola, ma non per il futuro bensì per il passato. Il che – è evidente – è contrario anzitutto ai nostri principi costituzionali, è contrario al principio di legalità e allo Stato di diritto. Leggere diversamente rispetto al momento delle elezioni significa non dare al voto il suo effettivo significato: sia gli elettori sia gli scrutatori ben conoscevano le regole, che erano quelle dettate nelle istruzioni del ministero dell'Interno. Da ciò – ha aggiunto il deputato M5s – ne deriva che l'elettore che ha sbarrato due simboli nell'ambito di una coalizione non ha voluto dare il voto a quei partiti, ha voluto annullare il proprio voto. Altrimenti, avrebbe espresso il voto in modo corretto. Quindi ora riesumare questa parte, assegnando una regola diversa e stravolgendo i principi che regolano lo Stato di diritto è davvero qualcosa di obbrobrioso».