L’ex sindaco ed ex assessore Emilio D’Acri e Gerardo Molinaro criticano le scelte del primo cittadino e chiedono chiarezza sui «progetti portati a termine e che vorrà realizzare, nonchè sulla squadra di governo con la quale vorrà raggiungere tali obiettivi»
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Polemiche per l’azzeramento della giunta comunale a Montalto Uffugo. L’ex sindaco ed ex assessore Emilio D’Acri e Gerardo Molinaro intervengono nuovamente a mezzo stampa per rimarcare quelle che secondo l’ex vicesindaco e l’ex assessore, sono dei «veri e propri sgarbi politici perpetrati dal sindaco sui contenuti e sui modi che hanno portato all’azzeramento della giunta comunale e che vedono consultazioni eseguite senza alcuna regola ma a proprio piacimento». D’Acri e Molinaro, stavolta però vanno oltre.
«Su quale progetto politico vorrà puntare da qui ai prossimi tre anni il sindaco di Montalto visto l’azzeramento di giunta del 25 giugno? È la domanda che ci poniamo, e non solo noi ma tanti, tantissimi cittadini». «Fermo restando che il programma elettorale dovrebbe subire una rispolverata anche in funzione di quanto successo in questo ultimo anno e mezzo -continuano -, il sindaco dovrebbe altresì informare su cosa sta accadendo nelle stanze dei bottoni, rendendo poi edotti i cittadini sui progetti portati a termine e che vorrà realizzare, informando anche sulle tempistiche e sulla squadra di governo con la quale vorrà raggiungere tali obiettivi».
«A tal proposito - spiegano -, abbiamo appreso dalla stampa che i gruppi consiliari “Progetto Montalto” e “Pietro Caracciolo Sindaco” sostengono con convinzione le scelte intraprese dal Primo Cittadino. E fin qui nulla da obiettare, visto che si tratta di componenti politiche di diretta emanazione del sindaco». È sulla richiesta di conferma dell’assessore Bianca Verbeni che D’Acri e Molinaro hanno qualcosa da dire. «Per la costituzione della nuova giunta, tali liste auspicano la conferma dell'assessore Bianca Verbeni. Noi invece, rimaniamo perplessi dinanzi a tale richiesta, in quanto si tratta dell’assessore che più di tutti si è distinta in questi anni per “nulla di fatto”, tra opere incompiute e bandi ignorati, tra il rammarico e lo sconcerto di tutti, secondo un modo di agire che ha relegato Montalto Uffugo ultima in ogni graduatoria. Piuttosto, l’auspicio che ci sentiamo di condividere è quello che venga rispettata la volontà popolare e non quella univoca del sindaco del quale la stessa Verbeni ne è diretta espressione. I gruppi consiliari “Progetto Montalto” e “Pietro Caracciolo Sindaco” dovrebbero pensare anche a questo quando “offrono” (o si fanno consigliare) indicazioni sui futuri assessori».
«Se il sindaco - continuano - troverà nuove energie per risollevare questo importante assessorato scegliendo di affidarlo a persona meritevole nei fatti più che nelle buone intenzioni allora potrebbe parlare di svolta. Ma se fosse riassegnato alla Verbeni allora andremmo incontro a una doppia morale del Primo cittadino che “licenzia” assessori non certo per questioni di merito ma evidentemente per mancanza di simpatia, l’esatto contrario che farebbe se decidesse di trattenere in giunta la Verbeni».
E ancora. «Sarebbe bastato far fuori gli assessori ritenuti “scomodi” senza far perdere tutto questo tempo agli assessorati, che invece hanno tanto da fare. Due pesi e due misure per una morale tanto decantata quanto calpestata da questo primo cittadino. Difatti sarebbe interessante che spiegasse come ha fatto a dirimere ogni dubbio sulla legittimità della posizione del consigliere Vincenzo De Cicco che risulta essere consigliere nel Consorzio di bonifica“Bacini Meridionali”, ente che però scongiura mediante il proprio codice etico, qualsiasi potenziale conflitto di interessi» - evidenziano i due ex assessori. «Nulla contro il consigliere De Cicco, persona limpida e senza dubbio impegnata nel suo ruolo al comune, che probabilmente non sarà a conoscenza di uno degli articoli del codice etico del consorzio che chiarisce questi aspetti» - proseguono D’Acri e Molinaro che poi citano l’articolo: «Per gli amministratori del consorzio si determina un conflitto di interessi quando l’individuo ricopre cariche pubbliche presso enti che possono avere rapporti con il Consorzio, così da creare le condizioni per un potenziale conflitto di interessi, recita l’articolo del codice etico».
«In ogni caso - continua la nota -, visti gli ottimi risultati conseguiti dalla delega all’Agricoltura di cui il De Cicco è stato investito già da diverso tempo, il nostro auspicio è che lo stesso continui a lavorare per Montalto come fatto sino ad ora, soddisfacendo così i punti programmatici del sindaco che notoriamente si sono sempre distinti per progetti attuati ed opere realizzate».
«I gruppi consiliari di Progetto Montalto e Pietro Caracciolo sindaco, insieme al loro condottiero penseranno sicuramente a risolvere anche questa anomalia, visto che della trasparenza e del bene comune, il sindaco ne ha fatto sempre un marchio distintivo» - concludono Emilio D’Acri e Gerardo Molinaro.