Decisa presa di posizione della deputata pentastellata che ha placato le polemiche sulla paventata soppressione di uno dei due uffici presenti nella nuova città. D’accordo anche il neo sindaco Stasi
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Si è bloccata sul nascere la polemica sulla paventata soppressione di uno dei due uffici del Giudice di Pace di Corigliano-Rossano. Del resto, da queste parti basta poco per mettere in allarme i cittadini dopo i continui e ripetuti scippi di servizi che si sono verificati negli ultimi anni. Non ultimi quelli proprio relativi al comparto giustizia.
A placare gli animi e a riportare tutti sulla terra è stata la portavoce del Movimento 5 stelle alla camera dei deputati, Elisa Scutellà, che nel suo ruolo parlamentare ricopre anche l’importante ruolo di presidente dell’intergruppo per la Geografia giudiziaria, che ha voluto proprio per far luce sul destino del soppresso ex tribunale di Rossano
La fusione non presuppone la chiusura di uffici
«A seguito delle varie segnalazioni che mi sono pervenute – fa sapere la Scutellà attraverso una nota stampa - e che vorrebbero, dopo la fusione dei due ormai estinti Comuni di Corigliano calabro e di Rossano, un solo ed unico Ufficio del Giudice di Pace, vorrei rassicurare che tale vicenda amministrativa non presuppone alcun progetto di soppressione né dell’uno né dell’altro ufficio. Difatti l’istituzione del nuovo Comune di Corigliano-Rossano è ininfluente sul piano delle circoscrizioni giudiziarie, in quanto agisce unicamente nell’ambito amministrativo non incidendo in alcun modo sulla competenza territoriale degli Uffici del Giudice di Pace».
D’accordo anche il sindaco Stasi
Del resto, la nuova Corigliano-Rossano, nata a seguito della legge regionale 2/2018, la cosiddetta “legge Graziano” ratificata anche con referendum consultivo, è stata voluta proprio per porre un argine ed una cortina difensiva al costante depauperamento di servizi che stava subendo l’area ionica cosentina e per rivendicare maggiori diritti. E nel caso specifico degli uffici del Giudice di Pace, «alla luce della riforma della geografia giudiziaria – scrive ancora Scutellà - il nuovo ente comunale subentra negli impegni presi in carico dall’ex Comune di Corigliano anche a fronte dell’accoglimento dell’istanza di mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace che potrebbe essere revocata unicamente su richiesta dell’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano. A tal proposito – precisa la parlamentare - ho già sentito il sindaco Flavio Stasi il quale mi ha palesato la sua piena disponibilità e la sua ferma volontà, da me ovviamente fortemente condivisa, di non aver alcuna intenzione di proporre un’eventuale soppressione per nessuna delle due sedi».
Impegno comune per l’apertura di un Tribunale a Corigliano-Rossano
Insomma, una forte presa di posizione – unanime – che vedrà il neo sindaco e la deputazione sibarita in prima linea nella difesa del diritto alla giustizia per i cittadini della nuova terza città della Calabria. La Scutellà, infatti, ha ricordato che Stasi oltre ad aver dato rassicurazioni sulla sussistenza dei due uffici del Giudice di Pace si «è espresso in modo totalmente favorevole all’apertura di un Tribunale nella nuova Città. E’ nei fatti superfluo – conclude Scutellà - ribadire che in questa nuova realtà cittadina è necessario puntare sull’ottenere e sul conservare non certamente sul chiudere o sopprimere».