Il giovane consigliere comunale uscente ha battuto al ballottaggio la sfidante data per favorita e la più votata al primo turno. Politano è stato appoggiato dall'ex consigliere regionale Graziano Di Natale
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Quarantacinque anni, impiegato, amante dello sport. È l'identikit di Giovanni Politano, neo sindaco di Paola che prenderà il posto che per oltre vent'anni è stato quello del socialista Roberto Perrotta, tra l'altro suo cugino.
Politano, infatti, al ballottaggio si è imposto sulla sfidante Emira Ciodaro, la quale al primo turno era risultata la più votata dei cinque candidati sindaci in corsa. Invece al rush finale, il giovane impiegato postale ha dato una "spallata" al suo consenso e ha agguantato una vittoria che, fino a pochi mesi fa, non era nemmeno nei suoi progetti. Qualche mese addietro aveva accettato la candidatura a sindaco proposta da un gruppo di attivisti paolani, forse senza nemmeno avere pienamente coscienza del percorso che sarebbe riuscito a compiere.
Politano: «È la vittoria del popolo»
Il neo sindaco Politano ha commentato: «Non ce l’aspettavano, la gente si è appassionata. È la vittoria del popolo. Ha vinto la proposta fatta sul rinnovamento e voglia di cambiare, sentiamo già da adesso il peso della responsabilità». E sulla sfidante Ciodaro: «Le faccio i complimenti».
Sorpresa ma non troppo
Quando due domeniche fa Giovanni Politano, impiegato postale con un lungo passato da portalettere, aveva beffato Perrotta al primo turno di cinquanta voti finendo al ballottaggio con la Ciodaro, era già sembrato un piccolo miracolo politico. Il risultato aveva ovviamente portato grande entusiasmo all'interno della coalizione, sostenuta anima e corpo dall'ex consigliere regionale Graziano Di Natale, paolano doc ed ex presidente del consiglio dell'assise comunale, che a questa tornata ha scelto di fare un passo indietro e sedersi in cabina di regia. Ma la sfidante Emira Ciodaro, medico ed componente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità per quindici anni, era stata la più votata al primo turno e voci di popolo la davano per favorita.
Qualcuno, sui social, lo avevo scritto chiaramente: un postino, come lo è stato Politano fino a qualche mese fa, non avrebbe avuto nessuna chance di diventare sindaco di Paola. Si era trattato di frasi classiste e pregiudizievoli che avevano costretto Di Natale, negli ultimi giorni, a intervenire più volte sulla vicenda. «In queste ore - scriveva Di Natale appena tre giorni fa - si sta cercando in tutti i modi di frenare l’onda di rinnovamento interpretata dalla candidatura di Giovanni. Si passa dal definirlo come ex portalettere o burattino, allo screditare un giovane che ha diritto, come gli altri, a concorrere per guidare il nostro Paese».
La favola di Politano
Ma a questa chiacchiere da bar Politano aveva risposto facendo spallucce, col sorriso stampato in faccia di chi sa il fatto suo. Quando una settimana fa LaC News24 lo aveva incontrato in uno stabilimento balneare per raccogliere informazioni e impressioni sulla nuova campagna elettorale, Politano aveva detto di essere orgoglioso del suo ex lavoro di portalettere, svolto con dedizione e onestà per lunghissimi anni, e di non voler cadere nella tentazione di replicare a sterili polemiche. Ci aveva anche detto di essere concentrato sulla campagna elettorale e di avere già in mente il futuro della sua città, in caso di elezione. Stanotte il suo sogno è diventato favola: Giovanni Politano, ex portalettere, è diventato sindaco di Paola.